“Conte ha violato i patti, basta portare la croce”, dice ora il PD

Malumori nel PD per l’operato di Giuseppe Conte, accusato di aver violato i patti e le promesse fatte prima del Conte II con i democratici. Intanto, la proposta del capo delegazione al Governo Dario Franceschini sulla modifica dei decreti sicurezza di Matteo Salvini sembra essere un guanto di sfida lanciato all’ormai ex, o quasi, alleato. 

pd franceschini - Leggilo

Il passo dal Governo giallo-verde a quello giallo-rosso è stato breve e intenso, ma la disfatta del secondo sembra essere ora molto più che una semplice ipotesi. Quando, poco meno di un anno fa, l’accordo tra PD e Movimento Cinque Stelle sanciva la nascita del Conte II, era stato stabilito che tutte le decisioni passassero attraverso il filtro dei capi-delegazione al Governo. Ma i fatti sono andati diversamente e il Presidente del Consiglio, durante l’emergenza Covid, sembra aver deciso in sostanza da solo. Il mancato confronto con il Parlamento, prima di varare i numerosi Dpcm che si sono succeduti nel corso di questi mesi, non è piaciuto all’opposizione e neanche alla maggioranza. Quelli che, per intenderci, avrebbero dovuto essere dalla parte di Conte ne hanno invece preso le distanze, criticandone l’operato. Conte ha accentrato ogni scelta, senza confronto, mettendo un muro tra sé e gli alleati.

Conte ha violato i patti, sostiene ora il Partito democratico che non ci sta a restare a guardare e afferma di aver esaurito gli ultimatum. “Non possiamo essere sempre quelli che portano la croce”, dice Nicola Zingaretti – riporta Il Corriere della Sera. Nel PD il malumore è crescente, e le prospettive per il futuro non sono meno incerte di quelle attuali: qualora i democratici andassero al voto nel 2021, potrebbero perdere la partita elettorale e insieme la scelta del prossimo inquilino al Colle. Tanto più se, a giudicare i dati degli ultimi sondaggi – riportati su Repubblica – proprio PD e Lega hanno perso punti. Ne avrebbe guadagnati, invece, proprio Giuseppe Conte, che ha smentito l’ipotesi circolata di un partito tutto suo.

E mentre i malumori incalzano, Dario Franceschini in Consiglio dei ministri ha chiesto al Governo di accelerare la modifica del decreto Sicurezza, chiedendo così al Conte 2 di abiurare quanto fece il Conte. “Con l’aumento degli sbarchi nostri elettori non accetterebbero che applicassimo le norme scritte da Salvini”, ha spiegato il Ministro. Conte, dal canto suo, ha assicurato che convocherà per la prossima settimana una riunione dei capi delegazione con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Un altro punto di rottura, qualche giorno fa, è stato offerto dalla vendita di due navi militari all’Egitto aveva innescato la reazione di una frangia del partito in Parlamento, per via del “caso Regeni“, rimasto irrisolto. Ci sono, insomma, troppi dossier aperti sul tavolo di Palazzo Chigi. “Registriamo che c’è una impasse ormai su troppi dossier, da Alitalia a Ilva passando per i decreti sicurezza da cambiare”, hanno affermato vari Dem al termine di una riunione, riporta Agi. Da superare le resistenze del Movimento 5 Stelle, che dovrà disconoscere un provvedimento che anche i pentastellati hanno votato. Già la prossima settimana, quindi, Conte potrebbe riunire i capi delegazione e la responsabile del Viminale per portare le modifiche al tavolo del governo. Neanche sugli Stati Generali Conte ha ottenuto consensi dagli alleati. “Non un’idea brillante“, aveva detto il vice segretario Andrea Orlando. E neanche le altre, in realtà, sembrano esserlo.

Fonte: Corriere, Agi, Repubblica

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