“Conte ha dimostrato doti inattese. Potrebbe fare un partito tutto suo”, dice Mario Monti

Comincia ad essere sondato l’ipotetico “partito di Conte”: le prime stime lo vedrebbero tra il 12 e il 15%, togliendo voti a M5S, PD e indecisi/astenuti. Anche Mario Monti, ex Premier, dice la sua al riguardo. 

mario monti premier conte - Leggilo

Doti inattese e inaspettate. Queste, secondo l’ex Premier Mario Monti, apparterrebbero a Giuseppe Conte che avrebbe dimostrato ottime qualità specialmente nella politica interna. In un’intervista a La Stampa, il senatore a vita ed ex Presidente del Consiglio ha affermato che Conte “si è dimostrato duttile e resistente dal punto di vista psicologico, accettando durante il primo mandato un ruolo subalterno rispetto ai suoi due Vice” – quelli che erano allora Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il governo giallo rosso, dice Monti, avrebbe inciso sulla funzionalità e credibilità dello stesso. Al contrario, il secondo Governo Conte avrebbe dimostrato “caparbietà, mediazione costruttiva, estrema capacità di decisione nella fase del lockdown. L’atteggiamento e il modus operandi mostrato da Palazzo Chigi durante questi mesi difficili per l’Italia avrebbero portato un costante aumento della popolarità di Conte, con un conseguente aumento di fiducia da parte degli italiani nei suoi confronti. Inoltre, Conte avrebbe ottenuto una notevole rispettabilità personale all’estero, dimostrando spessore e di poter competere anche con gli altri alleati Europei.

Per questo motivo, l’ex Premier ed ex leader di Scelta Civica consiglia Giuseppe Conte “di ascoltare la coscienza, di capire quali rischi corre il nostro Paese, che contributo può dare lui all’Italia”.  E se quel contributo può darlo, allora meglio con un suo partito o in altro modo. Inoltre, secondo un sondaggio realizzato per Porta a porta da Noto Sondaggi – informa Adnkronos – un eventuale partito di Giuseppe Conte guadagnerebbe il 16% dei voti. Di conseguenza, il PD scenderebbe al al 12%; il Movimento 5 Stelle al 9% e Italia Viva al 2,5%. Liberi e Uguali, invece, scenderebbe ancora più al di sotto, allo 0,5%. La Lega resterebbe ferma al 28%, Fratelli d’Italia al 14% mentre Forza Italia scenderebbe al 6% e il partito di Toti all’1%. Il totale del centrodestra sarebbe del 49%. Conte attingerebbe per il 32% agli elettori indecisi o astenuti, per il 25% al Pd, il 22% al M5S e il 21% agli altri partiti. Dati, questi, confermati anche da diversi sondaggi, effettuati da ben 7 istituti diversi e riportati su Agi. Secondo questi ultimi, il maggior scostamento è quello della Lega, che perde solo lo 0,3% rispetto a due settimane fa.

Fonte: Adnkronos, La Stampa, Agi

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