Crisi economica, per Graziano Delrio il problema è l’evasione fiscale. E ringrazia il premier Conte

Il presidente di Confindustria attacca il Governo sui provvedimenti messi in campo per far fronte alla crisi economica. Il Dem Graziano Delrio ribatte puntando il dito sull’evasione fiscale.

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Scontro a fuoco quello tra il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il Dem Graziano Delrio. Bonomi – intervistato dalla Repubblica – ha definito quella dell’esecutivo “la politica dello struzzo” riferendosi alle misure messe in campo dal Governo per fare fronte all’attuale crisi economica derivante dall’emergenza Covid. “La narrazione secondo cui passata la pandemia tutto tornerà come prima è una falsità. Questo Paese è abituato ad essere anestetizzato. Ma a settembre saranno molte le imprese che non riapriranno. La politica dello struzzo alla lunga non paga e può fare peggio del Covid”. E purtroppo, le affermazioni di Bonimi trovano riscontro in quanto già dichiarato da oltre 1000 negozianti e ristoratori che, lo scorso 18 maggio, a Roma hanno scioperato.

Ma il capogruppo del PD alla Camera Delrio non ha mandato giù quanto sostenuto da Bonomi e – dai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital – ha prontamente ribattuto: “Vorrei che Bonomi ogni tanto parlasse di quanto l’evasione fiscale rappresenti un cancro per il Paese”. Evasione che, durante i mesi di lockdown risulta essere calata del 25%.  L’ex Ministro dei Trasporti ha poi proseguito elogiando l’operato del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che – a suo dire – dopo aver affrontato un’emergenza mai vista prima, ha saputo riportare il Paese sulla strada giusta.

E sulla stessa lunghezza d’onda di Delrio, anche un altro Dem, Andrea Orlando che – sulla sua pagina Facebook – ha definito rozzo il parallelismo di Bonomi tra la politica e un virus che ha causato migliaia di morti in tutto il mondo. “Non credo ci sia altro Paese in Europa – nemmeno tra quelli più colpiti – nel quale un parallelo così rozzo sarebbe accettato. E’ il segno di quanta strada abbia fatto l’antipolitica. O meglio: la politica che si traveste da antipolitica”.

Ma davvero è accettabile che la politica (tutta) sia accostata a un virus da un rappresentante economico?
Non credo ci sia altro paese in Europa (compresi i paesi che hanno reagito assai peggio dell’Italia al Covid) nel quale un parallelo così rozzo e generico sarebbe accettato.
A parte la sensibilità di assumere come termine di paragone un fenomeno che ha provocato decine di migliaia di morti in Italia, è
il segno di quanta strada abbia fatto l’antipolitica nel nostro Paese, o meglio, di quanta strada abbia fatto la politica che si traveste da antipolitica.
È un processo che va avanti da anni e non mi pare ci abbia consegnato ne’ istituzioni più solide ne’ una politica migliore.
Una politica, peraltro, tanto debole da accettare il parallelo quasi in silenzio.

Fonte: Repubblica, Radio Capital, Andrea Orlando Facebook

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