Fanno colazione fuori al bar: sanzione di 400 euro. Contestato l’assembramento, erano in due

Consumano la colazione di fronte al bar: multati. Per le forze dell’ordine è stato violato l’obbligo di asporto. Sanzionato anche il proprietario della pasticceria. Numerosi casi segnalati nella penisola: protestano i ristoratori. Le regole per sull’assembramento non valgono per tutti, evidentemente: basta osservare le immagini sul ritorno di Silvia Romano.

Treviso, due uomini multati per aver consumato dei cornetti fuori al bar - Leggilo.org

Non dovrebbero esistere assembramenti di serie A e di serie B ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, commentando l’arrivo di Silvia Romano in Italia. Ma, di fatto, pare sia proprio così: le cronache di ogni giorno ci parlano di sanzioni spesso al limite del grottesco. Due persone, a Treviso sono stati sanzionate per essere stati colti a mangiare delle brioche nei pressi di un bar. Il fatto è accaduto domenica 10: i due si sono recati presso una pasticceria del quartiere San Giuseppe e, dopo aver acquistato due cornetti, sono usciti fuori per consumare la propria colazione. Come scrive Il Messaggero, per le forze dell’ordine, che stavano pattugliando la strada, i due non si sarebbero allontanati dal locale, violando in tal modo l’obbligo di consumare il cibo acquistato d’asporto lontano dall’attività commerciale. Le forze dell’ordine non solo hanno sanzionato i due uomini con un verbale a testa di 400 euro, ma hanno anche sanzionato il gestore del locale, che è stato segnalato alla Prefettura del territorio. Una vicenda che sta facendo molto discutere, dal momento che i due hanno sostenuto di essersi effettivamente allontanati dal bar e di aver rispettato le distanze di sicurezza.

Come sottolinea  Il Giornale, caso analogo è avvenuto qualche giorno prima ad Aosta: il cliente di un bar è stato sanzionato per aver consumato un caffè nei pressi del locale. I Nas, nel verbale consegnato, hanno scritto che l’uomo: “Non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati”. Una sanzione di 280 euro, ma il cliente del bar si è difeso sostenendo che era si in compagnia, ma di un congiunto, che ad ogni modo era a distanza di sicurezza mentre l’uomo consumava il suo caffè. Ma in tutta la penisola si sono susseguite vicende simili. Ha fatto, ad esempio, molto discutere la sanzione comminata dai Vigili Urbani di Napoli al proprietario di un bar del quartiere Vomero. Come scrive il Il Mattino, nel verbale consegnato si accusa il titolare di aver venduto caffè e acqua ai clienti senza poi allontanarli dall’esterno, non rispettando in tal modo l’obbligo dell’asporto. Oltre alla multa, si prevede anche la chiusura del locale per 5 giorni. 

La difficoltà sta nella poca chiarezza della norma che regola l’asporto e il delivery per i locali di ristorazione. Presente nell’ultimo DPCM emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e modificato poi a seconda delle esigenza da ciascun Presidente di Regione, la norma che consente la consegna a domicilio e la ristorazione di asporto specifica che: “Fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”. La nozione di “immediate vicinanze” viene quindi lasciata all’interpretazione delle forze dell’ordine, che devono valutare di volta se ritengo rispettata o meno la distanza dal locale. Una situazione che sta creando non pochi problemi ai commercianti.

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Fonte: Il Messaggero, Il Giornale, Il Mattino, Beppe Sala FB

 

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