Emergenza sottovalutata, gravi ritardi ed incompetenza: tre avvocati contro il Premier Conte

Gli avvocati Augusto Sinagra e Alfredo Lonoce hanno presentato una denuncia presso la Procura di Roma contro il Premier e altri membri del Governo, per la mancata prevenzione e la gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 nel nostro Paese. Negli stessi giorni anche l’avvocato Taormina ha presentato un esposto in Procura.

 

Non si placano le polemiche nei confronti dell’operato del Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la gestione dell’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, che da oltre un mese imperversa nel nostro Paese. Ma dopo le accese polemiche politiche, e giornalistiche, c’è chi è andato oltre. Augusto Sinagra, magistrato e per oltre dieci anni ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, e l’avvocato Alfredo Lonoce hanno presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma contro il Premier Conte, il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Come scrive Il Giornale, Sinagra ha accusato Conte dapprima di aver sottovalutato l’emergenza e in un secondo momento, travolto dalla crisi sanitaria, di non aver preso tempestive decisioni per arginare l’epidemia nel nostro Paese. Denuncia Sinagra: “Ha omesso nei tempi e nei modi necessari ogni misura di contenimento e di prevenzione, consentendo l’enorme diffusione del virus. Da qui l’impressionante numero avutosi di contagiati e deceduti”.

Dapprima, il Governo ha, accusano i due avvocati, sottovalutato il problema. Le notizie che arrivavano dalla Cina era già profondamente preoccupanti, ma l’Esecutivo, in quei giorni, comunicava sui media e nelle Aule del Parlamento che l’Italia era pronta all’arrivo del Covid-19, cosa rivelatasi non vera. Ed erano tanti i messaggi di allarme arrivati al Governo, compreso quello delle Autorità Sanitarie che, il 4 febbraio scorso, chiedevano l’acquisto di materiale protettivo, in vista dell’arrivo del virus. Decisioni errate, accusa Sinagra, sono arrivate anche in un secondo momento, in piena emergenza. La decisione di non istituire determinate zone rosse, specie nella bergamasca, la clamorosa fuga di notizie da Palazzo Chigi che permise la pubblicazione di alcuni giornali della bozza del Decreto che favorì la grande fuga di tantissime persone dalla Lombardia al Sud, non hanno fatto altro che alimentare la diffusione del virus in Italia.

Continua Sinagra: “Al Ministro Lamorgese si contesta di aver continuato a fare attraccare navi di migranti. Persone affette in molti casi da gravi patologie, come la Tbc. Con il rischio di nuovi e diversi focolai di infezione oltre a quelli del Covid-19”. Recentemente, il Premier Conte, in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais, ha dichiarato, riguardo alla risposta dell’Esecutivo all’emergenza sanitaria: “Tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo”. Valutazione questa che, dati dagli eventi scatenatisi nel nostro Paese, dimostrerebbe come, in termini giuridici, non vi sia pentimento e, anzi, la volontà di una reiterazione di ipotetici reati. Di tali ritardi, per altro, ha parlato anche in Senato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, partito di Maggioranza. Conclude l’avv. Lonoce: “Matteo Salvini è stato indagato per molto meno e dovrà rispondere di sequestro persona. Ritardi di tale gravità da parte di Conte presuppongono una simile valutazione di giudizio”.

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Nei giorni scorsi anche il noto avvocato Carlo Taormina ha denunciato, presso la stessa Procura di Roma, il Governo. Taormina, in un lungo post sui social, ha dichiarato che oltre un milione di persone hanno appoggiato la sua iniziativa. Un sostegno importante, che potrebbe spingere i procuratori ad indagare sulla gestione dell’emergenza sanitaria. L’ex Sottosegretario al Ministero dell’Interno, ha parlato di un ritardo di oltre 40 giorni, dai primi casi pubblici in Cina fino all’applicazione dell’ultimo Decreto, dell’Esecutivo nell’applicare le misure restrittive. Ha poi denunciato la mancanza di materiale protettivo per il personale medico e per i cittadini. Tutte azioni, o mancate azioni, che non avrebbero fatto altro che condannare tantissimi cittadini. Spiega Taormina: ” Le chiamano sottovalutazioni e invece sono delitti: epidemia colposa e omicidio colposo plurimo. Dobbiamo fare in modo che la Procura di Roma si muova subito e chiedo la vostra collaborazione”. Taormina sta infatti raccogliendo documenti e prove, dai pazienti deceduti nello loro case perchè mancava assistenza medica a quelli morti per mancanza di posti letto in terapia intensiva, da portare davanti ai giudici per chiedere la condanna dei massimi esponenti del Governo.

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Critiche alle misure adottate dal Governo, alcuni giorni fa, sono arrivate anche dalla prestigiosa Università di Harvard. Scrive Repubblica  che il prestigioso Istituto statunitense, attraverso la rivista scientifica pubblicata dall’ateneo, Harvard Business Review, ha denunciato gravi errori dell’Esecutivo nella gestione dell’emergenza. Secondo Harvard, il Governo ha sottovalutato il rischio della pandemia, quando un intervento deciso, dopo i primi casi, avrebbe potuto certamente ridurre il rischio di contagio. Gli studiosi hanno inoltre bocciato il metodo italiano degli interventi graduali, che sono arrivati nell’arco del mese di marzo in diverse fasi, attraverso diversi Decreti. Ciò avrebbe favorito la diffusione del virus in un’altra vasta area del Paese, nel Sud. In più, l’Italia ha dimostrato di non avere la capacità e la forza di poter tracciare, attraverso test a tappeto, la maggioranza dei contagiati sul territorio. Misure queste spesso delegate alle Regioni, cosa che ha creato situazioni molto eterogenee nel Paese.

 

Fonte: Il Giornale, Repubblica, Carlo Taormina FB

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