Coronavirus, messa deserta. Ma arriva la polizia locale e dice al sacerdote di smettere

Domenica 15 marzo, nella parrocchia San Francesco d’Assisi a Cerenova, la polizia locale ha interrotto la celebrazione della funzione religiosa al momento dell’Eucarestia. 

Cerveteri blitz polizia - Leggilo

Niente matrimoni, niente funerali, niente messe. Questo è stato quanto predisposto dall’ultimo decreto Conte, in cui sono state indicate drastiche misure restrittive per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus. Anche la Chiesa, insomma, subisce gli effetti del COVID-19, tanto che anche il santuario di Lourdes ha chiuso per la prima volta nella storia, informa l’Ansa.

Nella parrocchia San Francesco d’Assisi a Cerenova, a Marina di Cerveteri, un blitz della polizia municipale ha interrotto la celebrazione della Santa Messa proprio al momento dell’Eucarestia, uno dei più importanti. Tuttavia, la Chiesa era vuota, e i fedeli erano connessi in streaming. Motivo dell’intervento? Il parroco ha lasciato le porte della sua chiesa aperta e fuori, sul sagrato, c’erano alcuni fedeli raccolti in preghiera. La Polizia locale di Cerveteri, notando l’assembramento di alcuni fedeli all’esterno, è entrata in chiesa trovando le porte aperte, porte che avrebbero dovuto rimanere chiuse, stando ai decreti, riferisce Bussola Quotidiana.

Il parroco è stato colto di sorpresa proprio nel momento del silenzio successivo alla Comunione e ha cercato di spiegare le sue motivazioni. Tuttavia, uno dei due vigili ha preso il microfono: “Allora scusate signori, non è possibile fare funzioni religiose e agglomerarsi tutti insieme. Cortesemente, dovete allontanarvi perché non è possibile“, avrebbe detto ai fedeli fuori che, intanto, hanno ripreso la scena dell’irruzione. Di fatto, comunque, i banchi della parrocchia erano totalmente vuoti e l’ingresso era ostruito, in ottemperanza alle disposizioni emanate dal vescovo competente, Monsignor Gino Reali, e dalla Cei.

“Mi è stato chiesto di non rilasciare commenti, di non intervenire. Mi scuso, ma sono preoccupato di non poter fare ciò che vorrei”, ha commentato il parroco Domenico Gianandrea, protagonista del triste episodio, riporta Rainews. “Mi lacera il cuore. Non sono stato capace di fare meglio. Giovedì diremo la messa in streaming per la festa dei papà. Il sindaco mi sta aiutando“.

Il parroco, ogni sera con un messaggio postato sul sito della parrocchia, cerca di mandare speranza e pace, recitando il rosario indossando la mascherina. “Qui ci sono persone sole, alcune hanno i figli lontani; ci sono anziani; almeno una ventina di malati cronici in casa a cui portiamo la comunione sempre“, commenta Gianandrea. “Adesso sono ancora più sole. E quando si ha paura il conforto spirituale è importante. Che sia laico o cattolico non importa. Solo con la fede si può reagire”, ha concluso.

Fonte: Nuova Bussola Quotidiana, Ansa, Rainews

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