Tribunale di Milano, due magistrati positivi al Coronavirus, l’ufficio si ferma

Il Primario dell’Ospedale Sacco di Milano ha parlato in una recente intervista dei contagi da Coronavirus nel nostro Paese. Ma, avverte, è ancora presto per parlare di picco o di discesa dell’azione del virus. Trenta persone del Tribunale di Milano in isolamento

Coronavirus, Galli dell'Ospedale Sacco di Milano: "Situazione difficile, in 42 anni mai vista una cosa del genere" - Leggilo.org

Cresce ancora il numero dei contagi nel nostro Paese. Come riporta Il Corriere della Sera, i casi risultati positivi al Coronavirus sono 1.835, con 749 pazienti ricoverati con sintomi;  166 in gravi condizioni in terapia intensiva; 927 in isolamento domiciliare, privi di sintomi o con sintomi lievi tali da non rendere necessario in un ricovero. Sono 149, invece, le persone totalmente guarite e dimesse, mentre salgono a 52 i decessi.

Per far fronte alla crisi sanitaria, il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha varato il Decreto Emergenza, che oltre alla divisione dell’Italia in tre zone in base al pericolo, stabilisce altri provvedimenti che disciplinano fino all’8 marzo le attività degli esercizi pubblici e privati. La situazione richiede grandi sforzi e certamente altre misure, dato il probabile protrarsi della crisi sanitaria. Ciò è stato confermato anche da Massimo Galli, Infettivologo e Primario dell’Ospedale Sacco di Milano, impegnato in prima linea contro l’emergenza.

Intervistato da Radio Radio, il Professore ha parlato degli scenari aperti in seguito alla diffusione del Virus e della risposta avuta delle Autorità Sanitarie italiane per far fronte all’emergenza.  Galli ribadisce l’opinione, ormai condivisa dalla comunità scientifica, di essere dinanzi alla seconda o terza generazione di contagi. Gli infetti, i primi, hanno probabilmente contratto il virus nel mese di gennaio. Questo, come spiega Galli, è possibile ipotizzarlo dal momento che, nei casi più gravi, la malattia ha fatto il suo decorso e il virus quindi è stato contratto settimane fa.

Nonostante per il Primario del Sacco le risposte date dalle Autorità vadano nella direzione giusta, occorrono ancora 14 giorni per vedere i primi effetti delle misure di contenimento. L’Italia, ad ogni modo, non è sembrata organizzata e pronta e questo si è ripercosso fortemente sulla tenuta dei presidi ospedalieri. Spiega Galli: “In 42 anni di professione da infettivologo io non ho mai visto una situazione che mi ha costretto a ribaltare l’organizzazione del reparto, mi ha costretto a svuotarlo per accogliere questi pazienti affetti da Coronavirus”. Il Professore ha raccontato degli Ospedali lombardi messi sotto pressione dal nuovo coronavirus, con interi reparti svuotati di pazienti affetti da altre patologie costretti ad essere trasferiti per il rischio contagio. Non certo gli effetti dell’influenza stagionale, insomma. Conclude il Professore: “Abbiamo bisogno di presidi di protezione per gli infermieri e di più personale. Per quanto addestrati questa mole di pazienti è fuori scala”. E infine: “Non possiamo dire ancora se terminerà con l’arrivo del caldo: non conosciamo questo virus e la sua evoluzione”.

Intanto è di queste ore la notizia che due magistrati in servizio a Palazzo di Giustizia di Milano sono risultati positivi al tampone. Uno di essi appartiene alla Sesta sezione civile, l’altro in quella penale entrambi i magistrati  sono in isolamento. La notizia, scrive Repubblica ha causato contro misure immediate: sarebbero in  auto-isolamento una trentina di persone: 15 giudici delle due sezioni e 15 del personale amministrativo. La misura, volontaria, potrebbe estendersi anche a tutti quelli che sono venuti in contatto con i magistrati. Sono state sospese le udienze delle due sezioni ed è stata  disposta una sanificazione urgente degli ambienti, con evacuazione del sesto piano, facendo uscire magistrati, avvocati e tutti i presenti.

 

Fonte: Il Corriere della Sera, Radio Radio, Repubblica

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