Luigi Di Maio: “Sono stanco delle persone che pugnalano gli altri alle spalle”

Il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, dall’inizio dell’esecuitivo giallorosso, ha avuto un rapido declino sui social network. Meno amici, meno follower e meno “like” ai suoi post.

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Nell’ultimo mese i Cinque Stelle hanno registrato un’emorragia di forze parlamentari. Tra i primi a prendere la fuga ci sono stati i senatori Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro, passati alla Lega dopo l’approvazione della riforma sul Mes. Nelle ultime settimane hanno abbandonato le fila dei grillini anche il senatore Gianluigi Paragone e l’ex Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. La leadership di Luigi Di Maio viene sempre più messa in discussione. Molti ritengono che, a partire dall’alleanza con il PD di Nicola Zingaretti, Di Maio abbia chinato la testa troppe volte, snaturando così l’essenza stessa del M5S e tradendo i valori originari.

Chi pensa che io mi stanchi del Movimento ha sbagliato. Sono stanco che qualcuno che sta nelle retrovie venga al fronte per darmi una pugnalata“. Ha detto Di Maio a Cartabianca ed è una frase che suona strana da parte di chi è accusato di aver clamorosamente voltato le spalle all’ex alleato sulla questione migranti sul caso Gregoretti.”È normale – ha aggiunto Di Maio – che in un Movimento che ha eletto 330 parlamentari ci sia chi esprime dissenso. Quando qualcuno non è d’accordo ha tutto il diritto di andarsene, ma potrebbe dimettersi e farsi rieleggere, non andare al Gruppo Misto“.

Ma Luigi Di Maio non perde consensi soltanto tra i suoi stessi parlamentari e tra gli elettori. La sua discesa rapida – spiega Il Messaggero – si registra anche sui social: Facebook e Instagram principalmente.  Mentre gli alleati Dem, dall’inizio del Governo Conte bis, hanno recuperato consensi tra gli italiani e “like” su Facebook, Luigi Di Maio ha perso ben 7600 amici su Facebook e 1500 follower su Instagram. E i suoi post assai raramente superano i 10.000 Like. Un declino non indifferente se si pensa che, fino ad agosto, il capo dei grillini era secondo solo al leader leghista Matteo Salvini sui social. Tanto più grave essendo Luigi Di Maio il front man di un partito che ha fatto social la sua strada maestra per comunicare ma anche per prendere decisioni collettive attraverso la piattaforma Rousseau.

Anche il co-fondatore del movimento Beppe Grillo e l’ex deputato Alessandro Di Battista stanno assistendo ad un declino ma non imponente come quello di Di Maio. L’unico a decrescere, seppur in misura più contenuta, è  il leader d’Italia Viva Matteo Renzi il quale ha perso oltre 1600 follower su Facebook. Un’impennata positiva, invece – come riferisce TgCom24 – per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che cresce sia dentro sia fuori dal web. Da settembre, infatti, Meloni si è guadagnata 30.302 follower in più su Facebook. Anche la pagina del segretario del Carroccio Matteo Salvini continua a crescere e in pochi mesi ha registrato un + 9225.

Fonte: Il Messaggero, Cartabianca, Tgcom24

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