Bibbiano, i giudici danno ragione a Zingaretti: “Nessuna anomalia, il sistema è sano”

Il Tribunale dei minori ha stabilito che il sistema di affidamento dei servizi sociali di Bibbiano è sano dando ragione al PD di Zingaretti.

 

Se ci sono state mele marce dovremo sorvegliare con più attenzione per combatterle.Ma il sistema degli affidi  nel suo complesso è sano“. Queste – riferisce Open – le parole del presidente del Tribunale dei minori, Giuseppe Spadaro, in riferimento alle vicende di Bibbiano. Dunque il Tribunale sembra dare ragione al Partito Democratico di Nicola Zingaretti che, da subito, ha cercato rivedere la vicenda minimizzandola e, quasi, ridicolizzandola. Nei giorni scorsi si è svolta la riunione per fare il punto della situazione in seguito all’indagine Angeli e Demoni che ha visto protagonisti decine di bambini allontanati dalle famiglie. Alla riunione erano presenti anche i responsabili dei Servizi Sociali delle province di Reggio Emilia. E’ stato rilevato che su 100 segnalazioni in cui si richiedeva l’allontanamento del minore dai genitori, soltanto 15 sono state ritenute idonee. Tutte le altre sono state respinte e i bambini sono rimasti in famiglia. Pertanto il Tribunale ha concluso che non ci sono state anomalie e che i Servizi Sociali hanno svolto il loro lavoro in modo onesto e serio. Repubblica  Bologna riferisce le conclusioni di SpadaroVoi dei Servizi Sociali svolgete una mansione  molto delicata. Continuate così e non mollate“.

E’ tuttavia importante specificare – come fa notare Wired – che la questione può dirsi chiusa solo per quanto riguarda il sistema degli affidi e non per l’intera inchiesta Angeli e Demoni che, invece, è tutt’ora aperta e indaga sui casi dei bambini tolti alle famiglie illecitamente con documentazioni strumentalizzate per avere l’affido.

Ciò nonostante queste parole avranno avuto l’effetto di un pugnale dritto nel petto per tutti quei genitori che si sono visti portare via i figli senza una reale ragione. Soltanto il mese scorso era stato richiesto dal pm Valentina Salvi l’arresto del sindaco Andrea Carletti e per alcuni suoi presunti complici tra cui tra cui la dirigente del servizio sociale Federica Anghinolfi  l’avvocato Marco Scarpati. L’accusa, per tutti loro, era di abuso d’ufficio. Anche se per il Tribunale dei minori, a quanto pare, il caso del sistema affidi può ritenersi risolto e concluso, la vicenda è ancora fresca nella mente e, soprattutto nel cuore, di molti.

Bibbiano ha suscitato, com’era inevitabile, anche un forte interesse da parte della Politica. Da un lato abbiamo visto la Lega urlare sempre più forte di fare chiarezza. Addirittura la deputata bolognese Lucia Borgonzoni, durante una seduta in Senato, si alzò in piedi e, rivolta al Premier Giuseppe Conte, mostrò una maglietta con scritto “parlateci di Bibbiano”. Dall’altro lato c’è stato chi, invece, ha cercato di minimizzare il tutto come l’attuale sottosegretario al Ministero degli Interni, il pentastellato Manlio di Stefano che durante un’intervista sostenne che Bibbiano era una leggenda. Questo, ovviamente, solo dopo l’alleanza al governo con il partito di Zingaretti. Perché solo fino a qualche giorno prima lo stesso leader Luigi Di Maio sosteneva “Noi mai al governo con il partito di Bibbiano“. Il Pd, dal canto suo, non si è mai esposto cercando di mettere tutto a tacere, stampa e telegiornali compresi. Anzi: Zingaretti ha avuto l’ardire di querelare chi insinuava anche solo un ipotetico coinvolgimento. Del resto Andrea Carletti era un loro fedelissimo. Non solo la Politica ma anche il mondo dello spettacolo ha detto la sua. L’esempio più memorabile è stato  chef Rubio che ha trovato l’ennesimo pretesto per inveire contro il leader della Lega Matteo Salvini che aveva portato sul palco di Pontida una bimba di Bibbiano.

In tutto questo la certezza è una: dei bambini innocenti sono stati portati via ingiustamente a mamme e papà che non avevano commesso alcun tipo di abuso. Forse i servizi sociali non avevano lavorato poi così bene!

Fonte: Open, Wired, Repubblica Bologna. Agenzia Vista, Repubblica

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