Salerno come Bibbiano: papà Carabiniere accusato di abusi, ma Di Maio non parla più

Un’altra Bibbiano? Forse. Anche a Salerno ci sono casi di neuropsichiatri e assistenti sociali zelanti, figli strappati a padri, madri, nonni, zii. I casi segnalati sono arrivati nelle aule di tribunale e sono finiti con l’assoluzione piena del parente accusato di pedofilia. In un caso solo il padre è stato condannato per violenze sessuali di gruppo, ma i suoi coimputati sono stati tutti assolti.

Salerno come Bibbiano - Leggilo

 

 

Un inchiesta di Fanpage descrive Salerno come la Bibbiano del Sud. Una vicenda che avrà poco o nulla eco nella politica, dopo che il Movimento Cinque Stelle ha deciso di tenere un profilo basso sulla questione e evitare levate di sudi sul tema. L’ultimo post in tema sul Blog delle Stelle che riguarda Bibbiano è infatti un’atti di accusa contro Matteo Salvini, per aver fatto naufragare il Governo e, quindi, la Commissione che doveva occuparsi degli abusi, Commissione che non sembra ora in cima alla lista  A Salerno la tecnica è sempre la stessa: fantomatiche segnalazioni, storie ricostruite attraverso sentenze e perizie tecniche con più di un buco nero. I nomi i medesimi, in ogni caso: Maria Rita Russo, la psicologa Alessandra Pagliuca e il marito Mauro Reppucci. Tutti, in tempi diversi della propria carriera sono stati legati al Movimento per l’Infanzia, a cui aderisce anche l’associazione di Claudio Foti, quell’Hansel & Gretel, coinvolta pienamente nello scandalo di Bibbiano.

Il primo ottobre al Tribunale di Napoli è cominciato il processo a carico di due consulenti di Salerno. Sono imputate per falso la responsabile del servizio di neuropsichiatri infantile dell’Asl di Salerno, Maria Rita Russo, e l’ex (I.P.) madre del bambino sottratto al padre. Il processo è stato trasferito a Napoli perché la Russo è sorella e zia di due magistrati in servizio a Salerno.

I bambini di Salerno sono stati sottratti alle famiglie d’origine o a uno solo dei genitori perché ritenuti vittime di abusi sessuali, talvolta protagonisti di orge rituali sataniste. Fanpage ha raccolto la testimonianza di C.C., ufficiale dei Carabinieri in servizio a Roma. La sua carriera e la sua paternità sono andate in frantumi dopo la sentenza che gli ha tolto il figlio:

«Sono passati più di undici anni ma l’incubo non è ancora finito. È iniziato tutto durante la fase di separazione da mia moglie, quando iniziò ad accusarmi delle cose peggiori. Sono un uomo di legge, credevo che sarebbe finito tutto presto e bene. E invece no. Sono stato prosciolto, il giudice ha trasmesso gli atti in Procura contro le mie accusatrici, il processo a loro carico non è ancora iniziato. Io non ho più visto mio figlio, che allora non aveva nemmeno tre anni. Ora per lui il papà è un altro uomo ma io continuo a combattere per lui. Un giorno, quando sarà grande, quando vorrà, saprà che non l’ho mai abbandonato e che non ho risparmiato né soldi né tempo per ricostruire la verità».

L’ex moglie, dopo la vicenda, ha fondato un’associazione che si occupa di abusi sui minori, ha ottenuto finanziamenti e il sostegno di diversi esponenti politici.

Nella sentenza di proscioglimento di C.C., si notano tutte le falle del sistema delle indagini e dei conseguenti affidi. Durante le audizioni era la madre a fare domande e suggerire risposte. Si arrabbiava quando le venivano date risposte che lei considerava “errate”. Manipolazione, questo si legge nella sentenza, anche quando si riporta di una confessione del bambino parlava di “pipì bianca come la colla” durante un gioco, con riferimento al padre.

La “colla bianca” compare anche nella relazione che Maria Rita Russo invia alla Procura di Salerno e al Tribunale dei minori su un altro caso affidato al suo ufficio, quello di una tredicenne disabile. E compaiono ancora, nell’inchiesta di FanPage, relazioni degli psicologi smentite dalle perizie audio-video. Il perito dichiara: “Dall’analisi del video si evince chiaramente che i disegni prodotti durante l’incontro non sono certamente spontanei, ma anzi, imposti dalla dott.ssa Russo per “aiutare” l’espressione della minore.”

Alessandra Curcio

Fonte: Fanpage, Blog delle Stelle

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