Stefano Fassina, deputato di Leu, è rimasto ferito in una carica della polizia durante una manifestazione sindacale di fronte alla sede di Roma Metropolitane.
Stefano Fassina, parlamentare di Leu, è rimasto ferito da una carica delle forze dell’ordine mentre prendeva parte a un presidio dei lavoratori a rischio licenziamento di fronte alla sede di Roma Metropolitane. Stando a quanto riferiscono alcuni presenti, l’intervento della polizia alla manifestazione sindacale è avvenuto nel momento in cui un collaboratore dell’assessore capitolino alle Partecipate, Giovanni Lemmetti, ha tentato l’accesso all’interno dell’immobile in cui si stava svolgendo la protesta di circa cinquanta lavoratori.
Quest’ultimo, non riuscendo ad entrare a causa della presenza dei manifestanti, ha chiesto alle forze dell’ordine di scortarlo e così gli agenti hanno forzato il blocco effettuando una carica. Durante il loro intervento la polizia avrebbe colpito alcune persone tra cui dei sindacalisti, dei consiglieri comunali del PD e Sinistra Italiana.
A quel punto Fassina è caduto a terra riportando un trauma toracico probabilmente da schiacciamento, ma non fratture o delle incrinature, come riportato da Adnkronos. I soccorritori sono quindi intervenuti con un’ambulanza sia per l’esponente Leu che per gli altri feriti, tra cui il segretario della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica.
Trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni, le condizioni del deputato sono poi fortunatamente risultate meno gravi, tanto che risulta essere già stato dimesso.
L’Ansa ha riferito che per accertare come siano andati i fatti il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, alle prese con la questione migranti, ha chiesto al capo della Polizia, Franco Gabrielli “di verificare se l’intervento delle forze di polizia presenti sia stato svolto in maniera corretta e senza violazioni di legge“.
Fonte: Adnkronos, Ansa, Agenzia Dire