Dario Franceschini: “Matteo Salvini è il massimo di pericolosità democratica”

In una lunga intervista a Repubblica, Dario Franceschini, neoministro dei Beni artistici, culturali e del turismo, parla della nuova alleanza di governo e dello scampato pericolo per la democrazia, che risponde al nome di Matteo Salvini.

Dario Franceschini: "Matteo Salvini è un pericolo"

Dario Franceschini è entusiasta e pronto a mettersi all’opera per il suo nuovo incarico come ministro dei Beni Artistici, Culturali e del Turismo. Lo racconta a Repubblica, in un’intervista che tocca i diversi temi all’ordine del giorno. Prima di tutto si esprime circa i dubbi che riguardano la durata del governo giallorosso: «Sarà difficile, non c’è dubbio, se questo governo si limiterà ad essere il mero prodotto di forze politiche contrapposte. Però io penso che arriveremo fino alla fine della legislatura». Per Franceschini l’alleanza è servita a scongiurare un incubo più grande, quello di Matteo Salvini: “Senza questo governo, saremmo in campagna elettorale e avremmo Matteo Salvini al Papeete ma all’ennesima potenza, magari a torso nudo a mietere il grano”. Allontanato il rischio fascismo? “Il fascismo fortunatamente non tornerà, ma Salvini è il massimo di pericolosità democratica che si può avere nel 2019″, un pericolo che fa leva sulla paura dell’Altro. 

Secondo Franceschini c’è stato un momento in particolare durante il quale il Paese si è accorto dell’emergenza, della direzione di estrema destra verso cui stava virando l’esecutivo precedente, il primo governo guidato da Giuseppe Conte: “Dobbiamo ringraziare Nicola Zingaretti per avere indicato la necessità di trovare una soluzione di largo respiro“. C’è intesa ora, c’è speranza per Dario Franceschini: “Il Pd è unito come non mai, questo esecutivo può diventare un laboratorio, l’incubatore di un nuovo progetto“. Sull’onda di questo entusiasmo il nuovo ministro propone l’accordo elettorale con i grillini anche per le prossime regionali, ma il Movimento Cinque Stelle risponde picche. Un’alleanza che parte proprio col piede giusto!

Alessandra Curcio

Fonte: La Repubblica

Impostazioni privacy