Il Sindaco rovescia la foto di Mattarella: “E’ il Presidente del PD, non degli italiani”

Antonio Porri, sindaco di Vasanello, appende la foto di Mattarella con la faccia al muro in Comune. Accusato di vilipendio si rimangia tutto e chiede scusa. 

 

Nel bene come nel male, esistono uomini che mantengono la parola data. Almeno finché non devono pagarne le conseguenze. E tra questi possiamo annoverare Antonio Porri, il Sindaco di Vasanello in provincia di Viterbo, indagato per vilipendio per aver appeso con la faccia al muro la foto di Sergio Mattarella nella sala consiliare del Comune. Il primo cittadino dopo aver annunciato di voler “ribaltare” Mattarella, lo ha fatto per davvero. Non contento ha scattato una fotografia e l’ha postata sui social per mostrare a tutti il suo gesto. Il sindaco, in quota Fratelli d’Italia, ha addirittura sostenuto “Appenderlo a testa in giù sarebbe stato troppo onore per lui“, alludendo, neanche troppo tra le righe, alla fine del fu Duce.  A scatenare tanto astio sarebbero state le parole che Sergio Mattarella ha pronunciato al Forum Ambrosetti di Cernobbio dove ha detto di auspicare la concessione di una maggiore flessibilità da parte delle Ue in termini di bilancio dello Stato.  Una concessione che premetterebbe  di liberare risorse per gli investimenti ed il lavoro. Secondo Porri, la preoccupazione di Mattarella rivelerebbe una scelta di campo a favore dell’odierno Esecutivo.

Antonio Porri - Leggilo

Il sindaco di Vasanello scriveva su Facebook “Alla buon’ora del 7 Settembre 2019 il Presidente della Repubblica si accorge che è necessario rivedere il Patto di Stabilità interno imposto dalla UE! Mi chiedo di cosa si sia occupato dalla sua elezione fino ad oggi. Forse che, dichiarandolo oggi, vuoi favorire una precisa parte politica? Ora vado in Comune e ribalto la tua foto nella sala consiliare!“. E così ha fatto. Tra i motivi di disappunto da parte del Primo Cittadino anche il sostegno che il Presidente ha dato al nuovo Esecutivo, con la decisione di evitare nuove elezioni dando, così, il via al governo Conte, scelta che ha motivato la protesta a Piazza Montecitorio lunedì scorso. Sottolinea la stampa locale, forse il sindaco sperava di cavalcare l’onda innescata proprio dalla recente protesta.

Il PD protesta contro il sindaco di Vasanello 

Non si è fatta attendere la reazione del PD a sostegno del Capo dello Stato. Il segretario del PD del Lazio Bruno Astorre e il vice commissario Dem di Viterbo Marco Tolli, informa Open, si sono prontamente espressi per difendere l’operato di Sergio Mattarella: “Il Presidente della Repubblica ha dimostrato coerenza e rispetto dei valori democratici. Ha aperto la strada per un nuovo progetto europeo. Offendere lui significa offendere il popolo intero, soprattutto il popolo di Vasanello, indegnamente rappresentato da un sindaco che oltraggia il Capo dello Stato in questo modo” . I due  hanno concluso sostenendo che il Primo Cittadino di Vasanello avrebbe dovuto chiedere immediatamente scusa a  Mattarella. Anche l’Anci Lazio non ha tardato a prendere le distanze dal gesto del sindaco. E la Magistratura ha fatto la sua parte procedendo per vilipendio, informa TPI, reato previsto nei casi in cui pubblicamente si mostra dileggio o disprezzo verso la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, il Governo o la Corte costituzionale, l’ordine giudiziario o le Forze Armate.

Informa il Corriere di Viterbo che il Primo Cittadino, in seguito all’indagine avviata dalla Procura e dalla Digos, si è dichiarato pentito e, dopo aver rimosso il post, ha sostenuto: “Se ho dato l’impressione di voler oltraggiare la figura del Capo dello Stato chiedo scusa, non era questo il mio intento. Tornassi indietro agirei diversamente, in modo meno avventato. Mi limiterei a scrivere un comunicato stampa per esprimere il mio dissenso“.

Fonti: Open, TPI, Il Corriere di Viterbo, Il Viterbese.

 

 

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