Roma cambia nome alle strade fasciste: saranno dedicate alle vittime dell’Olocausto

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, annuncia cambiamenti: lo fa attraverso il proprio profilo Facebook, comunicando il cambio di nome di alcune strade della Capitale di titolazione fascista.

No alle strade fasciste, parla Virginia Raggi

Un nuovo nome per le strade fasciste di Roma. Questa l’intenzione di Virginia Raggi, sindaco pentastellato di Roma. Via la targhetta che riporta il nome di alcuni tra i firmatari del manifesto della razza. Al loro posto troveranno spazio i nomi di tre scienziati che si rifiutarono, invece, di sottoscriverlo, come riportato da Dire. Le strade dedicate ad Arturo Donaggio e a Edoardo Zavattari non si chiameranno più in questo modo. La Raggi annuncia i nuovi nomi delle ex strade fasciste: via Mario Carrara, largo Nella Mortara e via Enrica Calabresi. Chi sono i tre nuovi intestatari? Un medico, un fisco e una zoologa che si opposero alla firma del Manifesto della Razza, rischiando la vita per i propri ideali antifascisti. Entusiasta di annunciare il cambiamento, Virginia Raggi, che sta proseguendo l’opera di “defascistizzazione“, dopo aver sgomberato Casa Pound, ha parlato a tutti attraverso un post su Facebook.

«Il percorso partecipativo avviato circa un anno fa, portato avanti con gli studenti e i cittadini dei Municipi IX e XIV, ha prodotto la decisione che abbiamo recepito in una delibera della Giunta capitolina, che ha quindi approvato il cambio dei nomi», scrive la sindaca. Voglio precisare a tutti i cittadini e commercianti residenti in quelle vie che il cambio sarà effettivo solo al termine
dell’iter amministrativo, che saranno adeguatamente informati nelle prossime settimane e che gli uffici capitolini faranno il massimo per agevolare il passaggio e la modifica dei documenti. Sono orgogliosa di questo processo di partecipazione che ha visto protagonisti soprattutto i ragazzi. Credo sia molto significativo che la scelta sia caduta su tre scienziati, tra i quali due donne, che ebbero il coraggio di opporsi al Manifesto della Razza e non si resero complici dell’orrore delle leggi razziali». Queste le parole della Raggi.

 Alessandra Curcio

Fonti: Dire, Virginia Raggi Facebook

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