Romano Prodi, applausi al nuovo Governo: “Finalmente un esecutivo serio in Europa”

Anche Romano Prodi, presente a Cernobbio al Forum Ambrosetti, ha espresso la sua opinione in merito al nuovo governo, guidato ancora una volta da Giuseppe Conte. Per l’ex premier l’Italia è ad una svolta in Europa.

Romano Prodi benedice il nuovo governo italiano in Europa

Tanti gli ospiti attesi a Cernobbio al Forum Ambrosetti. Al consesso internazionale di imprenditori, Sergio Mattarella si è espresso sull’UE. Ma non è stato l’unico uomo poitico sotto i riflettori. A Romano Prodi i giornalisti presenti hanno chiesto un commento sul nuovo Esecutivo M5S-PD: “È nato un governo che, finalmente, avrà rapporti seri con l’Europa e io spero che avremo un peso migliore e più forte di quello che abbiamo avuto in passato“. Queste le sue parole, riportate da Askanews.

Poi prosegue, esprimendo la sua opinione sulla possibile nomina di Paolo Gentiloni agli Affari Economici a Bruxelles: “È un grosso portafoglio ma poi bisogna vedere gli equilibri interni che ci sono. E difficile poter dire adesso quale sarà il portafoglio perché bisogna conoscere gli equilibri tra i paesi e per questo ci vorrà ancora qualche giorno“.

E ci sono state domande sull’UE, come sottolinea Il Corriere della Sera. Secondo Prodi l’Italia agli occhi dell’Ue deve avere più Pil o meno debito? Ecco la sua risposta: “Evidentemente serve più Pil, perché se non abbiamo più prodotto interno lordo abbiamo più debito. Sono due cose che si tengono assieme: con il mio governo siamo riusciti a diminuire di dieci punti il rapporto debito/Pil perché crescevamo. Quindi la via per diminuire il debito pubblico è quella di avere più crescita. Ma bisogna essere anche attenti alle spese, perché non è che se uno cresce può spendere quello che vuole“.

E non manca un augurio al PIL della Germania: “Speriamo che la Germania riprenda ad andare avanti, quanto all’Italia noi siamo sempre rimasti ultimi tra i grandi paesi quindi spero proprio che ci sia una ripresa. Mi auguro che riprenda a crescere anche la Germania perché molte delle nostre regioni del Nord hanno esportazioni in Germania“.

Alessandra Curcio

Fonte: Askanews, Il Corriere della Sera

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