Gianluigi Paragone: “L’accordo? Tutta opera di Roberto Fico, è lui che muove i fili”

Gianluigi Paragone dice no all’accordo tra PD e M5s, invitando gli iscritti su Rousseau a votare no al governo di coalizione tra i due partiti, così come proposto da Luigi Di Maio.  

Fico Paragone crisi - Leggilo

Se il PD è diviso, il M5s non può dirsi più unito. L’ultima voce di disaccordo all’intesa tra i due partiti arriva dal giornalista e senatore stellato Gianluigi Paragone. Quest’ultimo ha dichiarato senza mezzi termini di non essere per nulla d’accordo all’intesa con il PD. “Per coerenza, il mio voto di fiducia non arriverà. Per il semplice motivo che questa sinistra è la peggiore sinistra possibile. Il Movimento 5 Stelle poteva e può essere l’anima socialista di questo Paese…”, ha dichiarato in un’intervista a Omnibus. Il deputato è arrivato a dichiarare le sue dimissioni in caso di accordo: “Tornerò a lavorare. Auguri…io per il tempo che rimarrò in Parlamento, visto che prenderò ovviamente le mie decisioni, li guarderò con occhio critico”, ha proseguito.

Se il Movimento ha diverse anime, sostiene Paragoni, il PD rappresenta una forza da cui, tuttavia, bisogna stare lontani. Intervenendo nuovamente in trasmissione su La7, il pentastellato ha commentato la proposta lanciata da Luigi Di Maio di chiedere il voto sulla piattaforma Rousseau. “Questa vicenda non fa impazzire Di Maio, la regia viene da Roberto Fico e dall’ala sinistra del MoVimento”, ha ribadito Paragoni attribuendo le responsabilità a Roberto Fico. Il nome di quest’ultimo era non a caso comparso nella lista dei possibili Premier, ma il Presidente della Camera ha smentito ogni possibile carica come Presidente del Consiglio, scegliendo di restare dov’è.

Tra le voci del Movimento contrarie, c’è anche Davide Barillari, consigliere pentastellato della Regione Lazio che su Twitter ha così commentato: “Non fatelo! Per il bene dell’Italia, per il bene del MoVimento 5 Stelle e dei suoi valori fondanti”.

“Sono nato 5 stelle e di sicuro non morirò piddino. Non dimentico mafiacapitale. Non dimentico Bibbiano. Non dimentico i 1043 arrestati PD negli ultimi 7 anni. Insieme a tanti altri portavoce, a vari livelli, stiamo discutendo se arrivare alle dimissioni in blocco oppure a percorrere una nuova strada per far rinascere i valori del M5S…”, ha proseguito via Facebook. In sostanza, anche tra gli eletti non tira un’aria di gradimento per il voltafaccia di governo, tanto da annunciare tempesta in caso di accordo.

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Fonte: La 7, Davide Barillari Twitter, Davide Barillari Facebook

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