Di Battista non vuole l’accordo con il PD e apre alla Lega

Alessandro Di Battista scende di nuovo in campo, ribadendo il suo no alla trattativa in corso tra M5s e PD. Il pentastellato, insieme ad altre voci contrarie del Movimento, si oppone a quella parte favorevole a un accordo con i Democratici, vicini a Roberto Fico e sostenitori di una formazione del Governo giallorosso.

Di Battista apre alla Lega - Leggilo

PD e M5s sono due partiti che vogliono accordarsi, ma prima di stare insieme dovrebbero almeno imparare a stare da soli. Al di là della apparenze, invece c’è chi giura siano ridotti in mille pezzi, da una parte e dall’altra, e non possono far vanto di coesione o di una linea unitaria in quanto ad idee. I Democratici sono apparsi da subito divisi sull’allora ipotetico accordo con i Pentastellati, mentre questi ultimi sembravano essere più uniti al riguardo. Ma era una falsa apparenza, e a poco a poco sono spuntate voci fuori dal coro.

A seguire la linea del No ad un accordo con il PD, c’è Alessandro Di Battista. Dopo giorni di silenzio, il pentastellato è sceso in campo schierandosi dalla parte opposta a quella in cui siede Di Maio. Come informa Open, il fronte Di Battista, Bugani, e Gianluigi Paragone non è affatto convinto del nuovo asse di alleanza col Partito Democratico, e ha espresso in questi giorni voci di dissenso. Un dissenso diventato spaccatura vera e propria. Così ci sono due Movimenti: quello di Di Maio che chiede il voto sulla piattaforma Rousseau e vicina a Roberto Fico; e quello di Di Battista che offre una sponda alla Lega, rifiutando a priori l’alleanza.

No ai Benetton, no a Malagò, no ai conflitti di interesse – scrive Di Battista su Facebook – Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi”. Poi passa alle richieste: revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla; riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò; una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere. Per Di Battista è il “deep State”, cioè lo Stato occulto, il nemico principale degli interessi dei cittadini. “A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni”, conclude.

https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/posts/2182696615175724

Un post che ha scatenato la reazione via social del grillino Luigi Gallo, Presidente della commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati e vicino al presidente della Camera Roberto Fico. “Chi esplicitamente sta perseguendo la strada del voto o del ritorno con la Lega contro la volontà del gruppo parlamentare e Di Beppe Grillo non può dettare condizioni a nessuno. Un’altra occasione persa per stare in silenzio #Conte2“, scrive Gallo.

Fonte: Open, Alessandro Di Battista Facebook, Luigi Gallo Twitter

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