L’americano che ha ucciso Mario Cerciello picchiò a sangue un compagno di scuola

Elder Lee Finnegan ha già precedenti con la giustizia. Nel 2016 provocò danni cerebrali ad un amico dopo una lite scoppiata per una ragazza.

Elder Lee Finnegan, arriva il padre - Leggilo

 

Dolore, rabbia e disperazione continuano ad invadere le vite di quanti conoscevano il Vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Deceduto a causa di undici colpi sferrati da una lama da 18, ad impugnare l’arma è stato l’americano Elder Lee Finnegan. 19 anni, la sua vita nasconde diverse ombre nonostante, si dice, lui e il suo amico godessero di buona famiglia e di una condizione economica stabile.  Nella stanza d’albergo che gli americani dividevano c’era anche un flacone di Xanax, un potente ansiolitico di cui sembra facesse uso l’accoltellatore. Chi indaga non esclude che i due avessero assunto alcolici prima di incontrare i due Carabinieri in borghese, informa Open.

Non è tutto. Quando era uno studente 16enne dell’esclusiva Scuola del Sacro Cuore di San Francisco, prese a pugni un compagno della squadra di Football, provocandogli una grave ferita alla testa, a causa della quale rimase diverse settimane in ospedale. Ad informarlo è il “San Francisco Chronicle”. Elder, allora minorenne, si era consegnato alla polizia dopo l’incidente e fu sospeso dalla squadra, con un’altra decina di giocatori, per la finale della stagione al Kezar Stadium.

Inoltre, secondo le testimonianze di una ragazza che aveva frequentato la sua stessa scuola, Finn era noto per essere “uno che beveva troppo e che faceva casino”. La lite, secondo la giovane, sarebbe scoppiata a causa di una ragazza durante una festa avvenuta il 29 ottobre del 2016 nel parco Stern Grove.

Il dipartimento di polizia di San Francisco, informa Adnkronos, ha fatto sapere di non poter rilasciare informazioni più precise al riguardo, essendo “confidenziali in base alla legge dello Stato della California”. Ciò che si sa con certezza, è che Elder venne arrestato con l’accusa di percosse e che il suo caso venne trattato da un Tribunale per i minori. Secondo lo zio dell’americano, a seguito di quell’episodio la Sacred Heart High School non avrebbe preso alcun provvedimento disciplinare e il nipote si sarebbe trasferito alla Tamalpais High perché il padre ha lasciato San Francisco per Mill Valley.

Intanto, Ethan Elder, il padre del ragazzo è arrivato a Roma, informa l’Ansa: “La prima cosa che vorrei sapere è quale è la prassi burocratica per poter rivedere in carcere mio figlio“. L’uomo, accompagnato dal proprio legale di fiducia, è apparso tranquillo.

Fonte: Open, San Francisco Chronicle, Adnkronos

Impostazioni privacy