131 naufraghi soccorsi dalla Guardia Costiera, se ne occupa l’Europa

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha negato l’approdo al porto di Lampedusa alla nave della Guardia Costiera con a bordo i 131 migranti soccorsi ieri da un peschereccio.

Migranti Guardia Costiera - Leggilo

 

La nave Gregoretti della Guardia Costiera, che ha preso a bordo nella notte i 131 migranti soccorsi ieri da un peschereccio, non è autorizzata a sbarcare al porto di Lampedusa. Questo il divieto, nonostante la richiesta di porti aperti da parte di Macron e Merkel, giunto dal Viminale. Il Ministero presieduto da Matteo Salvini ha fatto sapere che “ha ufficialmente interpellato la Commissione europea affinché coordini le operazioni di ricollocazione degli immigrati che attualmente sono a bordo di una nave della Guardia Costiera italianaSi tratta di 131 persone. In attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco”.

Come riportato dall’Ansa, la Commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen –  la quale nel suo primo discorso dopo l’elezione ha rivolto un pensiero proprio ai migranti – ha confermato questa iniziativa sostenendo che “questa mattina ha ricevuto dall’Italia una richiesta di svolgere un ruolo di coordinamento attivo per facilitare lo sbarco dei migranti soccorsi che si trovano attualmente a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti”. Come riferito da Agi, un portavoce di Bruxelles ha aggiunto che ciò è stato “già fatto in molti casi simili in passato” e che “prenderà ora contatti con gli Stati membri”.

Intanto resta ancora incerto il numero degli immigrati rimasti uccisi nel naufragio di due barconi avvenuto al largo della Libia. Stando a quanto riportato dall’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, potrebbero essere 150 le vittime di questa strage del mare tra cui donne e bambini, mentre altre 150 sarebbero invece le persone soccorse. Le autorità libiche stanno proseguendo al recupero dei cadaveri, di cui circa settanta erano quelli che galleggiavano. Lo ha riferito alla BBC Takir Argaz, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), parlando del barcone partito da Khoms, oltre 100 chilometri a est di Tripoli.

Fonte: Ansa, Agi, BBC

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