Il Prefetto firma il decreto di espulsione per Carola, ma la Procura ferma Salvini un’altra volta

Matteo Salvini si è scagliato contro il Gip Alessandra Vella, che ha deciso di non convalidare l’arresto della Capitana della Sea Watch Carola Rackete. Allineati con il Vicepremier anche Fratelli d’Italia, Forza Italia e il pentastellato Luigi Di Maio che non ha condiviso la decisione del Giudice e si è schierato in difesa delle Forze dell’Ordine. 

Carola Rackete libera Sea Watch - Leggilo

L’hashtag #FreeCarola lanciato da Gad Lerner e ripreso da volti noti, politici ed attivisti, in Italia e fuori dai confini, sembra aver avuto successo. Il clamore mediatico ruotato intorno a Carola Rackete, la Capitana della Sea Watch, ha animato questi giorni di tensioni, specie a livello politico ed internazionale, in cui si sono alternate voci a favore e contrarie al gesto della comandante. La storia, però, sembra tutt’altro che chiusa. Il caso scoppiato attorno all’imbarcazione della Ong tedesca e l’azione della 31enne al timone hanno diviso non solo l’opinione pubblica, ma obbligato a un ripensamento, o comunque a un’analisi, della questione immigrazione. La decisione del Gip Alessandra Vella di non convalidare l’arresto di Carola Rackete, e di non applicare nei suoi confronti nessuna misura cautelare, ha scatenato reazioni specialmente dal Viminale.

“Per la Magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”, ha commentato Matteo Salvini in diretta Facebook subito dopo la decisione del Gip. “Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia? Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro. Se stasera una pattuglia intima l’alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un’auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice. Quanto è urgente la riforma della giustizia, cambiare i criteri di assunzione, selezione e promozione di chi amministra la giustizia in Italia”.

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Allineato con Matteo Salvini è apparso anche il centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno criticato la decisione del Giudice. “La magistratura libera la comandante della Sea Watch. Manco un minuto di galera per chi ha violato i nostri confini, violato la legge, speronato una nave della guardia di finanza – scrive la leader di FDI Giorgia MeloniPer la sinistra immigrazionista la legge non conta. Possono fare i loro porci comodi e farla franca. Abbiamo fatto bocciare dal Parlamento il Global Compact ma i magistrati ce lo impongono con le loro sentenze. Una ragione in più per chiedere subito il BLOCCO NAVALE per impedire ai barconi di partire e di avvicinarsi alle nostre coste. Per non dover avere ancora a che fare con la magistratura italiana”.

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Sulla stessa posizione anche il pentastellato Luigi Di Maio: “Sorprende la scarcerazione di Carola Rakete. Io ribadisco la mia vicinanza alla Guardia di finanza in questo caso. Ad ogni modo il tema è la confisca immediata della imbarcazione. Se confischiamo subito la prossima volta non possono tornare in mare e provocare il nostro Paese e le nostre leggi”, commenta su Facebook.

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Intanto, è stato disposto per la Rackete un provvedimento di allontanamento con accompagnamento alla frontiera, come ha confermato all’Ansa il prefetto di Agrigento Dario Caputo, che ha firmato il provvedimento – che dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria. Rimane aperto, a carico della comandante, un altro filone del procedimento penale che la vede indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’interrogatorio è fissato al 9 luglio.

Fonte: Matteo Salvini Facebook, Giorgia Meloni Facebook, Luigi Di Maio Facebook, Ansa

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