Sea Watch a Lampedusa, Gad Lerner: “Un giorno ci si vergognerà di queste cattiverie sui migranti”

Gad Lerner si unisce ai tanti del Pd e sostenitori della sinistra che esultano per la mossa della capitana Carola Rackete di portare la Sea Watch a Lampedusa.

Sea Watch migranti Lampedusa Gad Lerner attacca Matteo Salvini - Leggilo

Carola Rackete, capitana della Sea Watch soprannominata “sbruffoncella” da Matteo Salvini, come riportato da Adnkronos, ha voluto forzare il blocco imposto dal Viminale e dunque entrare in acque italiane dirigendosi, come riferito dall’Ansa, con i suoi migranti a bordo verso Lampedusa.

Una decisione che sembra proprio aver reso felice il giornalista Gad Lerner, almeno stando al tenore del messaggio pubblicato sul proprio account Twitter con il quale ha nuovamente attaccato il ministro dell’Interno Salvini: “Quelli che sogghignano per le esibizioni di cattiveria in faccia ai #migranti della #SeaWatch3 (“possono star lì fino a Natale”) ricordino che pur vincendo le elezioni restano una minoranza di questo paese. Che tace, sopporta, ma un giorno si vergognerà perché è migliore di loro”.

E Gad Lerner non è stato di certo l’unico a criticare il Governo. Ci ha pensato infatti anche Laura Boldrini che ha accusato l’esecutivo di essere sadico e irresponsabile.

Gli esponenti Pd, da parte loro, hanno organizzato una nuova spedizione a Lampedusa per sostenere i migranti della Sea Watch: “Già questa sera i parlamentari del Pd Graziano Delrio, Davide Faraone, Matteo Orfini e Fausto Raciti saranno a Lampedusa per testimoniare la solidarietà dem ai migranti della Sea Watch3 che ha deciso di entrare nelle acque italiane davanti all’isola”.

L’ex presidente dem Matteo Orfini ha quindi spiegato ulteriormente su Twitter la posizione sua e del suo partito: “La #seawatch ha scelto di entrare a Lampedusa. Questa sera insieme a una delegazione del pdnetwork e di altri gruppi sarò anche io lì, a ringraziare l’equipaggio per aver salvato delle vite umane. E a contrastare la barbarie di chi chiude i porti”.

Fonte: Adnkronos, Ansa

Impostazioni privacy