Andrea Camilleri, ricoverato d’urgenza dopo un arresto cardiaco

Brutte notizie per Andrea Camilleri. Lo scrittore padre di Montalbano è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Santo Spirito di Roma in gravi condizioni dopo un arresto cardiaco. 

Andrea Camilleri, malore e ricovero - Leggilo

 

Andrea Camilleri è stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma per arresto cardiaco, informa l’Ansa. Lo scrittore siciliano, mente e padre del commissario Montalbano, autore della saga dei gialli che ha dato vita a uno degli sceneggiati televisivi più amati di sempre, sarebbe stato ricoverato in seguito a un infarto all’ospedale Santo Spirito di Roma. Lo scrittore è stato portato e trattenuto questa mattina, ma non trapelano notizie relativamente al ricovero d’urgenza.

Qualche tempo fa, l’ultima apparizione di Camilleri nel suo programma, in onda su Rai1, Conversazione su Tiresia. Uno spettacolo scritto e interpretato dal padre di Montalbano, ormai 94 anni, che si è lasciato andare ad un racconto introspettivo, laddove l’incapacità di vedere, la cecità, diviene metafora di veggenza. Camilleri, che forse si è sentito vicino alla fine, si è identificato nell’indovino Tiresia e in un’intervista dal sapore nostalgico, riportata dal Messaggero, si augurava di vedere nel futuro “il rispetto reciproco. Un mondo dove fosse possibile discutere di tutto senza aver bisogno di ricorrere all’insulto, insomma un mondo dove ci sia una estrema civiltà di rapporti”. Forse il riferimento è al Vicepremier Matteo Salvini, ormai suo dichiarato nemico. 

“L’urgenza di capire l’eternità – raccontava Camilleri in quella che ha il sapore di un’ultima intervista nostalgica – purtroppo non viene dal mio sentire, da una curiosità, ma dai miei 93 anni che mi conducono sempre più velocemente verso quella che spero sia l’eternità. Nessun messaggio spero di lasciare ai posteri. Semmai continueranno a leggermi, scopriranno il messaggio che vorranno”. Quanto al voler cambiare l’Italia: “Non esiste bacchetta magica, se l’Italia fosse come la vorrei io, evidentemente scontenterei molti italiani. Se potessi lanciare un messaggio alla nazione, sarebbe solo quello di non avere paura”.

Sulla situazione attuale, qualche giorno fa, si era invece espresso in questi termini: “La politica da un cattivissimo esempio. Quanto raggiungono le cifre del 34%, certo, hanno fatto venire fuori dal tombino la nostra fogna. La rinascita non nasce come un fungo, va preparata da anni di paziente lavoro. Io non vedo un’idea di rinascita. Il M5S si è spento, si sono letteralmente appiattiti”. E aveva commentato anche la polemica dei simboli religiosi di Matteo Salvini:No, non credo in Dio. Salvini che impugna il Rosario, un senso di vomito, è chiaro che è strumentale. Il Papa non lo fa, non lo bacia, non ne ha bisogno. Offenderebbe i Santi nel momento nel quale se ne serve. Fa parte della sua volgarità”.

Fonte: Il Messaggero, Radio Capital, Ansa

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