Alessio, una corsa contro il tempo per operarsi e guarire: “Ho bisogno di aiuto, dell’aiuto di tutti”

Alessio Scorrano, 27 anni, è affetto da una malformazione al cuore che in Italia non è possibile curare. La sua storia ve l’avevamo già raccontata qualche tempo fa.

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Circa due mesi fa vi abbiamo parlato di Alessio Scorrano e della sua battaglia per guarire dalla malattia che lo affligge ormai da anni. Si tratta di un 27enne, originario di Magenta e studente in Biotecnologie all’Università degli Studi del Piemonte. Fino ad alcuni anni fa conduceva una vita normale. Normalità che si è interrotta circa sei anni fa, quando ha riscontrato i primi problemi nella respirazione e deambulazione, diventati via via sempre più gravi ed evidenti. Quindi gli esami diagnostici e il responso dei medici: la patologia che ha colpito il giovane si chiama ponte miocardico.

Trattasi di una condizione congenita del cuore che ha tra le sue caratteristiche quella di avere un ponte di fibre muscolari che passano sopra al segmento di un’arteria coronarica. Un’anomalia che inizia ad avere luogo nel momento in cui il feto si trova nell’utero e il cuore comincia a formarsi. Nella maggior parte dei casi ci si trova di fronte a una malformazione congenita di tipo benigno. Così è per l’80% dei pazienti, per i quali fortunatamente la fibra muscolare non si ispessisce e dunque la loro condizione non si aggrava. Diversamente, come purtroppo accaduto ad Alessio, questa blocca l’afflusso del sangue.

Il 27enne, subito dopo la suddetta diagnosi, si è sottoposto a un intervento a cuore aperto – tutt’altro che risolutivo – a cui ha fatto seguito una seconda operazione che anche in questo caso non ha risolto il problema. Il giovane ha infatti affermato che il suo è stato “il terzo caso in 25 anni per cui si provava questo tipo di intervento”. Il ragazzo non si è perso d’animo e, a dargli speranza, la possibilità di un intervento chirurgico negli Stati Uniti, a Stanford. Un’operazione che, purtroppo, non è affatto a buon mercato.

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Proprio per questo motivo Alessio ha avviato una raccolta fondi su Facebook per raggiungere la somma di 500mila euro: “Attualmente la mia unica speranza è quella di andare a Stanford in California dove c’è l’unico centro ospedaliero specializzato sul ponte miocardico e quindi in grado di curare la mia patologia. Sono riuscito a parlare con il Cardiochirurgo che opera a Stanford i casi di ponte miocardico, sostanzialmente l’unico modo che hanno per vedere se effettivamente l’intervento sia fattibile è andare direttamente lì per gli esami del caso. Se l’intervento per loro è fattibile farò subito l’operazione, motivo per cui non posso andare lì senza aver raccolto tutti i soldi. Soli il viaggio in aeroambulanza costa 110 mila euro”, scrive sui social. Poi racconta il suo calvario: “Attualmente la mia vita è completamente limitata dal dolore toracico, affanno e altri vari sintomi cardiaci: non riesco più a camminare, a stare in piedi, ed ogni azione è diventata difficile per me. E’ un vero inferno con continui dolori, limitato in ogni cosa, vivo nel letto, continue corse in ospedale, ambulanze, medici”. Il ragazzo conclude la sua storia chiedendo una mano per realizzare il sogno di guarigione: “Da solo non riuscirò mai ad avere i soldi necessari per riuscire ad andarci, per questo chiedo il vostro aiuto”.

Alessio ad oggi ha raccolto  25 mila euro. Questo, però, non gli ha impedito di crederci ancora ed aprire così una nuova raccolta fondi alla scadenza dei 90 giorni concessi da Facebook. Il ragazzo ha scritto: “Ciao a tutti, questa è l’ultima raccolta fondi. Vi chiedo gentilmente, se non potete donare, almeno di condividere il più possibile questa raccolta fondi perché potrebbe realmente cambiarmi la vita e non vi costa niente. E’ passato ormai più di un anno da quando ho iniziato le raccolte fondi e fino ad oggi ho raccolto 23 mila euro, certo è una somma molto lontana dal mio obiettivo, ma non mi resta altra scelta che continuare a provarci e riprovarci. Grazie <3”.

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A dimostrazione che la sua speranza è concreta, Alessio ha pubblicato pochi giorni fa un messaggio su Facebook, in cui ha postato foto di persone che si sono sottoposte all’intervento che vorrebbe eseguire a Stanford, appellandosi nuovamente a tutti coloro che lo possano aiutare anche con un piccolo gesto:

https://www.facebook.com/1334933150/posts/10219064993479145?s=1629756847&sfns=mo

Donare è molto facile. Alessio ha anche creato una pagina internet in cui è possibile scegliere la modalità più semplice per regalare una speranza di vita a questo giovane ragazzo.

https://www.alessioscorrano.it/come-donare/

Fonte: Alessio Scorrano FB

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