I figli di Matteo Salvini sono “60 milioni di italiani” ma Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha detto che non vorrebbe il leader della Lega neanche come zio.
Pochi giorni fa il leader della Lega, Matteo Salvini – ieri paragonato a Satana al Roma Pride – ha replicato alla procedura d’infrazione proposta dalla Commissione europea con la seguente metafora: “Se mio figlio ha fame e mi chiede di dargli da mangiare secondo voi io rispetto le regole di Bruxelles o gli do da mangiare? Secondo me viene prima mio figlio, i miei figli sono 60 milioni di italiani. Se una medicina dopo 15 anni si rivela sbagliata ho diritto a prendere un’altra medicina”.
Come ha riportato l’Ansa, a queste dichiarazioni ha fatto seguito la risposta ironica da parte del sindaco di Milano ed esponente PD, Giuseppe Sala, a rischio fino a 13 mesi di carcere nel “Processo Expo“: “Salvini? Non lo vorrei neanche come zio”. Non è affatto la prima volta che il numero uno del Carroccio e il Primo cittadino del capoluogo lombardo si punzecchiano a distanza. Sono stati infatti molti i temi che hanno acceso gli animi e i contrasti tra i due.
In primis il Decreto sicurezza, ma anche la chiusura domenicale dei negozi, la gestione del Teatro alla Scala e, come riportato da AskaNews, l’aumento del prezzo dei biglietti per i mezzi pubblici a Milano: “Se un milanese è contento dell’aumento del biglietto me lo dica. Io non ne ho ancora trovato uno”, fu l’affondo del Ministro dell’Interno. “Ma prima o poi comincerà a fare quello per cui è pagato e cioè il ministro dell’Interno?”, replicò Sala che a febbraio, in un’intervista radiofonica, disse: “Salvini è l’uomo del momento, ma non è il nuovo padrone dell’Italia”. I motivi di così tanti scontri verbali trovano un fondamento soprattutto in vista delle elezioni comunali di Milano che avranno luogo nel 2021. La speranza della Lega è di spodestare Sala e il PD dal comando di Palazzo Marino.
Fonte: Ansa, AskaNews