Conferenza di Conte, tutto il PD contro il Governo: “Venga a riferire in Parlamento”

Le parole di Giuseppe Conte sono suonate come un ultimatum, dato alle due parti che si contendono, non senza difficoltà, la guida dell’esecutivo. Da parte delle opposizioni, però, quanto riferito in Conferenza stampa sarebbe stata una chiara ammissione della crisi di Governo, in atto da tempo e più volte taciuta. 

Renzi e Delrio contro il Governo - Leggilo

 

Un ultimatum tristemente preannunciato, quello dato ieri dal Premier Giuseppe Conte che, dopo giorni di silenzio post-europee, ha deciso di rompere i muri convocando una Conferenza a Palazzo Chigi. Conferenza, condivisa con gli italiani in diretta Facebook, in cui il Presidente del Consiglio ha provato nuovamente a mettere pace tra i due assi di Governo, più tesi che mai, auspicando ad una reale collaborazione tra le due parti. Altrimenti, ha detto Conte, se ognuno dei due volesse proseguire per la sua strada – nuove elezioni sembrano essere dietro la porta – rimetterà il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.

“Chiedo a entrambe le forze politiche e in particolare ai rispettivi leader di operare una chiara scelta e di dirmi e dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto stipulato o se preferiscono riconsiderare questa posizione, perché vogliono consolidare la loro posizione o riscattare una sconfitta elettorale. Io resto disponibile”, ha detto Conte prima di usare il pugno duro: “Non mi presterò in nessun modo a vivacchiare per proseguire la mia presenza qui a Palazzo Chigi. Se i comportamenti non fossero coerenti e conseguenti, con la trasparenza e lealtà con cui uniformo sempre la mia azione dimetterò il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, verso cui provo una profonda stima e gratitudine per il sostegno e i consigli. È compito delle forze politiche decidere: chiedo una risposta chiara, inequivoca e rapida”.

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Parole che hanno acceso gli animi. E se c’è chi, come il Ministro pentastellato delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, prova a rassicurare sulla volontà del partito di mantenere la coesione, da parte delle opposizioni si grida alla crisi di Governo. Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, ha parlato delle comunicazioni di Conte come di una tragica barzelletta:  “In una sorta di seduta di autocoscienza assolutoria, Conte si loda e si imbroda vanagloriandosi dei pessimi risultati di un esecutivo contronatura. La richiesta di fiducia telematica invocata ai Vicepremier è la continuazione di una commedia penosa che fotografa l’immobilismo di un esecutivo che l’Italia non merita. Alla luce delle considerazioni fatte, Giuseppe Conte oggi avrebbe dovuto soltanto rassegnare le sue dimissioni. Ci voleva dignità, categoria smarrita nelle chiacchiere dei fanfaroni che popolano Palazzo Chigi”.

Critiche anche da Fratelli D’Italia:Governo alle prese con il ‘Gioco del cerino’ tra Conte, Lega e M5S per vedere a chi affibbiare la responsabilità di far cadere il Governo prima di dover affrontare la legge di Bilancio”, commenta Giorgia Meloni, “lo avevamo purtroppo previsto, quando già nel 2018 denunciavamo che il Governo non sarebbe stato in grado di affrontare la nuova legge di Bilancio per le spese insensate sostenute e per la mancanza di una strategia di crescita economica”. E anche Federico Fornaro, di Liberi e Uguali: “Adesso Conte venga subito in Parlamento perché non può bastare una conferenza stampa”.

I commenti più duri, però, vengono dal PD, forte del risultato, solo in apparenza positivo, raggiunto alle elezioni. I democratici chiedono a Conte di riferire in Parlamento su questa vicenda e il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, ha affermato, su Twitter, che “le parole di Conte hanno aperto ufficialmente la crisi di Governo. I continui litigi, le prevaricazioni e i distinguo tra Lega e M5S non consentono più al Presidente del Consiglio di svolgere la sua azione di guida del Governo, se mai l’abbia svolta. Adesso, Conte prenda coraggio e venga a riferire in Parlamento”. 

Fa eco Nicola Zingaretti, secondo cui Conte avrebbe ammesso la paralisi, il disastro e il fallimento del suo Governo che il PD denuncia da settimane. “Tutto questo ha un costo immenso per il Paese che drammaticamente stanno pagando gli italiani. Ciò che Conte non ha detto è il bilancio disastroso di questi 12 mesi di governo giallo-verde e che vede oggi un Paese che ha più debiti, meno crescita, meno lavoro e meno investimenti”, continua il neoleader, sostenuto dall’ex Premier Matteo Renzi che, su Twitter, si è scagliato nuovamente contro Conte, come già fatto in passato:Quando un Premier parla alla Nazione dice qualcosa di importante. La conferenza di Conte segna una figuraccia per le Istituzioni: mai si era palesata così evidente la figura di un premier che non decide, non conta e non governa”.

Fonte: Facebook Giuseppe Conte, Twitter Graziano Delrio, Twitter Matteo Renzi

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