La nave dell’ong tedesca Alan Kurdi è stata respinta dalle autorità italiane e si sta allontanando da Lampedusa. La moral suasion del Ministero dell’Interno degli Esteri sembra aver avuto successo, almeno per il momento.
Oggi la ‘Alan Kurdi‘ della Ong tedesca Sea Eye si è diretta verso Lampedusa. Il messaggio inviato dall’imbarcazione ha immediatamente creato i presupposti per un’altra crisi sulla gestione degli sbarchi: “La Alan Kurdi cerca un porto sicuro per 64 persone. Piove e il vento sta aumentando di intensità. Il capitano ha deciso di portare tutte le persone sottocoperta” – è stato il tweet della Sea Eye. “Siamo in stretto contatto con il Ministero degli Esteri tedesco e speriamo in una soluzione rapida“. Insomma lo scenario dell’Aquarius sembrava delinearsi anche se, risepetto a quella prima crisi, non c’è stata la levata di scudi contro l’Esecutivo da parte dell’Opposizione che caraterrizzò quella prima crisi.
Die #AlanKurdi sucht einen sicheren Hafen für 64 gerettete #Menschen. Es regnet. Der Wind wird stärker. Der Kapitän entschied alle Menschen unter Deck zu bringen. Wir stehen in engem Austausch mit @AuswaertigesAmt und hoffen auf eine schnelle Lösung.#saveLives #opentheports pic.twitter.com/I33wXt32VP
— sea-eye (@seaeyeorg) April 4, 2019
La replica del Ministro dell’Interno Matteo Salvini non si è fatta attendere: “Altre vite messe a rischio da una ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall’entrare nelle acque italiane“.
“Le ong presenti nel Mediterraneo aiutano i trafficanti degli esseri umani. Gli ultimi casi mi sembrano assolutamente evidenti“, ha ribadito il Ministro da Parigi.
🔴𝑫𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑴𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝑰𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒐 che ho fatto inviare oggi. pic.twitter.com/MOm1DcBz77
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 4, 2019
Nelle ultime ora la Farnesina si è rivolta al Ministero degli Esteri tedesco, spiegando che il soccorso della nave di Sea Eye e la rotta intrapresa verso Lampedusa “risultano quanto meno dubbie dal punto di vista delle norme europee ed italiane in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e contrasto all’immigrazione illegale“. Entrare in acque italiane sarebbe pertanto “una minaccia al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato“, si legge nella nota. Quindi la nave “non sarà autorizzata ad entrare nelle acque territoriali italiane”.
Nelle stesse ore il capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi dichiarava in una direttiva che “un eventuale transito della imbarcazione nell’area marittima di competenza italiana in violazione delle disposizioni in materia di immigrazione si configurerebbe necessariamente quale passaggio non inoffensivo“.
Mercoledì il vicepremier aveva ribadito che l’Italia non è disposta ad aprire i porti e che la nave deve andare ad Amburgo, come riportato da La Presse: “Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo“.
Fonti: Twitter Sea-eye, Facebook Matteo Salvini, La Presse