Partito Democratico e LeU votano contro, ma la legittima difesa ora è legge

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno sulla legittima difesa, che ora è legge con 201 voti a favore. Soddisfatto, Matteo Salvini, si è detto felice dell’esito, che mira a tutelare gli italiani. Favorevoli anche FI e FDI.

Legittima difesa, Matteo Salvini vince - Leggilo

Approvata in via definitiva la legge sulla legittima difesa. Il Senato ha dato via libera con 201 voti a favore, 38 contrari e 6 astenuti, come riportato dall’Ansa. Con la modifica del comma due dell’articolo 52 del Codice penale, è possibile usare un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo per la difesa della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui. “Un bellissimo giorno per gli italiani in cui viene sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa”, ha commentato, come riportato da La Stampa, il Vicepremier Matteo Salvini, che ha fatto della mozione uno dei punti chiave della sua campagna elettorale. “Così, non assisteremo più a persecuzioni giudiziarie che hanno trasformato le vittime in carnefici”.

In tal modo, il vincolo tra offesa e difesa perde valore – in quanto la difesa può avere di fatto risvolti non proporzionati alla natura dell’offesa, e viene drasticamente ristretta la discrezionalità del Giudice, fanno notare gli oppositori. Ma di fatto, la legge cancella una volta per tutte gli “ingiusti calvari giudiziari”, secondo il Ministro Giulia Bongiorno, la stessa che aveva prospettato qualche giorno fa la possibilità di sottoporre i Magistrati a dei test psicologici per accertarne la capacità nel prendere decisioni: “Finalmente la difesa è legittima davvero”. Inutili, a questo punto, le voci contrarie alla riforma, tra cui quella dell’Anm – Associazione nazionale magistrati – che si è opposta con fervore alla riforma in quanto “tutti saranno meno garantiti”.

Ma non è affatto una legittimazione del Far West o dell’utilizzo spropositato di armi, fa notare il Vicepremier, tutt’altro. Si limita la delinquenza dei rapinatori e dei malavitosi. Affinché scatti la legittima difesa è sufficiente che il ladro minacci di utilizzare un’arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona. Allo stesso modo, si esclude che chi ha reagito in relazione di un grave stato di turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, possa essere punito.

Una mozione che ha trovato accordo anche in Forza Italia e Fratelli d’Italia, e che segna una modifica senza precedenti del sistema giuridico italiano. Una legge che cade a pennello dopo i fatti degli ultimi mesi, specie quello dell’imprenditore Angelo Peveri, sostenuto a gran voce dal Vicepremier o Franco Birolo, che spararono ai ladri per difendersi e finirono per essere i veri carnefici della storia. Un esito prospettato da tempo, già da quando la Camera aveva passato il Ddl. Ma il risultato evidenzia, da un lato, l’unione del centrodestra che si trova coeso e schierato su una stessa linea; sia quanto, dopo l’approvazione del Decreto, le proposte elettorali stiano diventando, una ad una, realtà.

Chiara Feleppa

Fonti: Ansa, La Stampa

Impostazioni privacy