Claudio Bisio chiede la cittadinanza per Ramy “Chi nasce in Italia è già italiano”

Claudio Bisio, ospite da Lilli Gruber, ha parlato di politica soffermandosi sulla situazione attuale del Governo e invocando l’approvazione dello Ius Soli.

Claudio Bisio chiede la cittadinanza per Ramy - Leggilo

Manca solo qualche giorno all’uscita del film “Bentornato Presidente!”, nelle sale cinematografiche da giovedì 28 marzo. Il sequel di “Benvenuto Presidente!”, del 2013, ironizza sulla situazione politica attuale, scatenata dalle elezioni dello scorso 4 marzo. Claudio Bisio veste i panni di un Presidente del Consiglio che si trova a dover dividere il potere con due “soci”. Parodia, piuttosto evidente, del Governo di alleanza tra il Premier Giuseppe Conte, e i due Vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ruolo centrale, nella pellicola, viene dato anche un partito di sinistra, chiaramente riconducibile al PD. L’obiettivo è raccontare “una generazione politica che non sa niente, ha il sorriso in faccia, ed è felice”, queste le premesse di un film che farà quasi certamente discutere.

Ospite ad Otto e mezzo, il comico – dopo l’esperienza Sanremese, l’ultima della sua vita – ha parlato del film-satira sulla situazione politica italiana. Ma l’ospitata è andata ben al di là di trame ed attori e si è finito, prevedibilmente, a parlare di politica. Situazione simile alla kermesse sonora, quindi, si è ripetuta: ma in questo caso i risvolti del film erano deducibili da tempo e, del resto, si potrebbe lasciare al cinema il diritto di poter fare riferimento a politica, cronaca ed attualità.

Così, ospite da Lilli Gruber, Claudio Bisio si è soffermato su diversi aspetti su cui si discute in questi giorni, in particolare la questione della cittadinanza. “Tempo fa si diceva che il PD doveva decidere che cosa fare, invece secondo me il problema è il Movimento 5 Stelle, lui deve decidere. Io non ho votato M5S ma ero ottimista perché avevo visto facce nuove. La Lega ormai ha cancellato la parola Nord, ha fatto retromarcia su quanto detto in passato, se la gente gli crede va bene così“.

Bisio ha poi parlato di Ius Soli, un argomento che ritorna in questi giorni dopo il sequestro del bus ad opera del senegalese Ousseynou Sy. “Sullo Ius Soli, alla Camera, i numeri c’erano. Il M5S su questo vota contro o a favore? Non si capisce la posizione. I bambini nati in Italia sono un milione, che senso ha aspettare il compimento dei diciotto anni di età, come vuole la Lega? Le famiglie mandano i figli nelle scuole pubbliche e sono già abituate a condividere con cinesi, rumeni e africani, che parlano italiano, romanesco e milanese: sono già italiani”, ha detto il comico.

Claudio Bisio ha poi prospettato le prossime mosse per la Sinistra, che dovrebbe battersi per i diritti civili per mettere insieme qualcosa che vada oltre il partito e raduni la gente comune. Ma una cosa giusta, in fondo, il comico l’ha detta: “Salvini fa il suo lavoro, e lo fa bene, la Sinistra ultimamente no”. Anche per lui le speranze riposte in Nicola Zingaretti vacillano. Vero nemico, ad ogni modo, sembra essere proprio il M5S: “La politica di destra e quella di sinistra ancora esistono, le differenze di ideali ci sono. Ma il M5S sta nel mezzo, sembrava una rivoluzione, una novità, ma non sanno da che parte stare”. Intanto, sui social sono cominciati gli attacchi a Lilli Gruber, colpevole di aver invitato il comico in trasmissione.

Chiara Feleppa

Fonte: Otto e mezzo

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