Nave Diciotti, il Senato vota no a procedere contro Matteo Salvini

Il Senato ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti del Vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato di persona per i migranti della Diciotti. La Maggioranza vota compatta. Una sconfitta poltica senza appello per l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini.

Matteo Salvini ottiene il no sull'autorizzazione a procedere - Leggilo

Il Caso della Nave Diciotti sembra chiudersi. Un epilogo felice per il Vicepremier Matteo Salvini visto che il Senato ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell’Interno, accusato di sequestro aggravato di persona nei confronti dei migranti. Con 232 voti contrari, l’esito della faccenda sembra già deciso. Anche se i risultati sono parziali, perché si potrà votare fino alle 19, dal tabellone elettronico risultano in netto vantaggio quelli che negano il rinvio a giudizio del Vicepremier: in sostanza, il quorum è già stato ampiamente superato. Lega e M5S sono apparsi coesi, contrariamente a quanto ci si aspettava, e hanno dato supporto al Vicepremier, schierandosi tutti all’unanimità per il “NO”, eccetto qualche voto pentastellato, come riportato dall’Ansa. Decisivo anche l’apporto di Forza Italia.

Nave Diciotti, Salvini non sarà processato - Leggilo

Amo la patria, i miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato. Ringrazio il buon Dio e gli italiani per l’opportunità di svolgere il mio lavoro con orgoglio e comunque votiate continuerò a svolgere il mio lavoro senza paura, altrimenti ne farei un altro”.  Con queste parole Matteo Salvini ha concluso il suo intervento difensivo di fronte all’aula del Senato, chiamata a decidere in merito all’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il caso Diciotti. “Quando si mette in dubbio che col mio lavoro abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono“, ha detto il Vicepremier per poi parlare di dati reali: “Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti“. E aggiunge: “Soccorriamo tutti, non sarò mai il Ministro che lascia morire una persona nel mare mediterraneo senza muovere un dito“.

Salvini ha poi ringraziato il M5S, precisando al tempo stesso le responsabilità dell’alleato, come riportato da Il Corriere della Sera: “Il governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell’immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente“. Una sconfitta la patisce ora la passionaria della Sinistra più convinta sul fronte dei migranti, la ex Presidente della Camera Laura Boldrini, che accorse la scorsa estate a Catania, tralasciando la tragedia di Genova, per sostenere la causa di chi chiedeva lo sbarco a tutti costi. La Boldrini parlò di “sequestro di persone” e di incapacità del Ministro a gestire le problematiche sull’immigrazione. La tesi accusatoria, anticipata dalla Boldrini e formalizzata  a poche ore di distanza dalla Procura di Agrigento, ha vacillato ed è crollata. Dopo il nulla di fatto sul fronte giudiziario ora la sconfitta politica: la crisi della Diciotti, infatti, non ha spaccato la Maggioranza – che ha ritrovato anche l’appoggio di Forza Italia – e lascia la strategia ostruzionistica della Sinistra priva di idee, al momento. Del resto, l’esito della faccenda era già previsto da tempo: il voto sulla Piattaforma online Rousseau era già stato indice di un certo orientamento, anche se criticato dalla stessa Boldrini; e la richiesta di archiviazione per il caso avanzato dalla Procura di Catania, in concordanza con il Tribunale di Palermo, avevano seguito la linea. Insomma, la possibilità di un processo era davvero inesistente.

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Fonti: Il Corriere della Sera, Il Messaggero.it, Ansa

 

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