In Brasile per cambiare vita: lo trovano decapitato sulla riva di un fiume

Carmelo Mario Calabrese, 69 anni, è stato trovato morto sulla riva di un fiume, in Brasile, dove ormai viveva da 25 anni. Si ipotizza una rapina finita male. 

Carmelo Mario Calabrese trovato morto

Carmelo Mario Calabrese, 69 anni, è stato trovato morto in riva al fiume Tibiri, in Brasile, dove abitava ormai da 25 anni, con il corpo massacrato da 15 colpi di machete che hanno colpito soprattutto la testa e le spalle. Il cadavere è stato ritrovato massacrato, con il capo quasi totalmente decapitato. L’uomo, originario di Artena, sui monti Lepini, era un sottufficiale dell’Aeronautica e aveva lavorato in Italia per molti anni, all’aeroporto di Roma Ciampino. Poi, una volta andato in pensione, aveva deciso di separarsi dalla moglie e trasferirsi nel Sud America, dove risiedeva da tempo un suo parente. Si era stabilito nella città del Nord Paco do Lumiarn, a Sao Luis, nella regione del Maranhão, come riportato da Roma Today.

A lanciare l’appello della sua scomparsa pare sia stata una sua amica brasiliana, tramite i social. La donna non aveva sue notizie da più di una settimana e aveva cominciato a preoccuparsi, visto che i due si sentivano quotidianamente. Le ricerche erano state avviate, ma poco dopo la salma è stata avvistata da alcuni pescatori che passavano sul fiume Tibiri che hanno allertato la Polizia brasiliana.

Arrivati sul posto, i poliziotti si sono recati nell’abitazione del 69enne ed hanno trovato tutto sotto sopra. In più, mancavano anche degli oggetti di valore. Da subito gli inquirenti hanno ipotizzato di una rapina finita male. Probabilmente Carmelo è stato ucciso nel bagno, dove sono state trovate tracce di sangue. Poi, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato trasportato nel garage, dove sono state trovate ulteriori tracce ematiche, prima di essere caricato su un’autovettura e poi abbandonato lungo la sponda del fiume vicino casa, come riportato da Il Messaggero.

Dalle indagini risulta anche che la vittima era solito subire furti in casa e che aveva in mente di trasferirsi in un’altra città più sicura. Attualmente, gli investigatori e le Forze dell’ordine sono al lavoro per analizzare le numerose tracce ematiche ritrovate nella villetta. Ogni tanto, Carmelo Mario Calabrese rientrava in Italia per salutare gli amici di sempre. L’ultima volta era tornato a novembre ed era stato dalla sorella Assuntina, a Colleferro. In Italia inoltre aveva lasciato i figli: Emanuele, un militare, e Christian, un consulente finanziario.

Fonte: Roma Today, Il Messaggero

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