Governo, stretta sulle droghe: “Modica quantità? Tutto da rifare “

Fontana: “Inammissibile pensare che ci sia una quantità ammissibile di droga che può essere consumata”

Droga: il Ministro per la famiglia e le disabilità Fontana ha spiegato come lui, insieme al Vicepremier Matteo Salvini, stia pensando ad un cambiamento della legge sulle droghe. 

Fontana e Salvini, stretta sulle droghe - Leggilo

Si parla solo di droga, in questi giorni. Tra la riapertura del canna-gate, e il mirino in cui è finito Achille Lauro per il suo passato da spacciatore, ora anche il Governo sembra soffermarsi sulla questione droga. Qualche settimana fa, alcuni rappresentanti del M5S, avevano presentato un disegno di legge per chiedere la legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo, tentando di uniformarsi alle politiche in atto in paesi come Olanda, Usa, Portogallo. Difficile, però, che questo disegno passi alla camera, visto che l’altra ala al Governo si muove in direzione opposta. Le parole rilasciate dal Ministro per la Famiglia e le disabilità Fontana, al Corriere della Sera, mettono il punto, come obiettivo primario, sulla lotta al consumo di droga, per ridurne la dipendenza e quindi i decessi a causa di overdose.

Achille Laro, un passato di droga - Leggilo

Bisogna rivedere i concetti come la ‘modica quantità'”, ha spiegato Lorenzo Fontana, che gestisce le politiche legate al consumo di stupefacenti. “L’idea è quella di ripensare profondamente il sistema della prevenzione e dell’assistenza”, ha spiegato il Ministro, come riportato da Il Corriere della Sera, “ma anche rivedere alcune norme”. 

Proprio il concetto di “modica quantità”, su cui ha battuto piede, fa pensare che esista una quantità ammissibile di droga che può essere consumata. Impedisce, di conseguenza, di togliere gli spacciatori dalle strade che non si fanno trovare con grandi quantità. “È importante”, ha spiegato il Ministro leghista, “che la questione torni al centro dopo che per anni è sembrato che fosse superata. Ci stiamo lavorando io e il Vicepremier. Il mio primo atto pubblico è stata una visita a San Patrignano”, dove si trova una comunità di recupero per tossicodipendenti.

Fontana ha parlato anche del problema del consumo della cannabis, visto che sono in aumento le richieste di trattamento presso i SerD, servizi pubblici per le dipendenze patologiche. “Sul territorio i servizi sono differenziati, alcune Regioni investono troppo poco. Da parte degli operatori, delle comunità e del volontariato, mi segnalano gravi difficoltà e carenze di risorse”, ha continuato. E’ stato anche istituito un fondo per la Prevenzione della Dipendenza di 7 milioni di euro, per ripartire gli interventi sul territorio. “Devo anche dire che la canapa legale, sorretta da investimenti in marketing, non trasmetta un buon messaggio”, ha concluso.

Poi, a proposito della diffusione sempre più ampia del fenomeno, Fontana ha dichiarato che “oggi le droghe sono più accessibili e meno costose e sono cambiate le modalità di utilizzo. A eroina e cocaina si affiancano nuove sostanze reperibili sul web, pericolosissime, che si tendono a mescolare e assumere con grandi quantità di alcool“.

Fonte: Il Corriere della Sera

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