Vicenza, getta a terra la neonata, due volte. E tenta il suicidio

“L’aveva allattata, poi l’ha gettata a terra ed è corsa in bagno. Ho visto la mia bimba sul pavimento”. Così una madre ha ucciso la figlia

Li uccidono in tutti i modi possibili e immaginabili. Li uccidono dopo che li hanno concepiti e partoriti. Uccidono i figli come se si buttassero fazzoletti sporchi nella spazzatura. Bambini morti nelle lavatrici, altri lanciati dal balcone, altri sparati, sgozzati, lasciati abbandonati in un bosco. L’ultimo caso arriva da Vicenza e lascia senza parole, così come gli altri a cui siamo abituati. Una vicenda che ricorda le gemelline gettate nel Tevere dalla madre, Giuseppina Orlando, il 20 Dicembre scorso.

Vicenza, madre uccide la figlia gettandola a terra

La piccola aveva solo tre giorni di vita, ed era rientrata a casa con i suoi genitori da qualche ora, dopo il parto della madre, Federica Ziliotto di pochi giorni prima. I tre erano tornati a Lisiera di Bolzano Vicentino, in provincia di Vicenza, dove abitavano. Ieri notte, la madre omicida – sicuramente affetta da depressione post-partum – dopo aver allattato la piccola, l’ha gettata a terra con violenza. Dopo è corsa in bagno ed ha tentato il suicidio ferendosi alla gola con un coltello. Ma la ferita è stata superficiale ed è stata subito curata in ospedale. Il marito e padre della bimba, disperato, ha chiamato i vicini e allertato il 118. I soccorsi si sono subito accorti delle condizioni disperate della neonata, che è stata rianimata sul posto. Poi, è stata trasportata all’ospedale San Bortolo di Vicenza e ricoverata d’urgenza in terapia intensiva pediatrica. Inutili i tentativi dei medici: la bimba è deceduta dopo quale ora. Ora la madre, quarantunenne, è stata arrestata, ed è piantonata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale, come riportato da Il Corriere della Sera.

Secondo le ricostruzioni, il raptus omicida della donna sarebbe avvenuto improvvisamente. Non c’erano mai stati segni di squilibrio e non emergono per ora particolari della relazione con il marito che facciano pensare a disagi nel rapporto. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, per rispetto soprattutto del povero uomo, padre e marito, che ha visto sparire in pochissimo tempo tutta la sua famiglia da poco creata. Casi in cui un evento felice si trasforma in orrore.

Chiara Feleppa

Fonte: Il Corriere della Sera

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