Una figlia esempio di coraggio e dignità. E che lascia un vuoto non colmabile. Avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 25 agosto, ma quel traguardo non è riuscita a tagliarlo. Isabella Annese si è spenta venerdì al policlinico di Padova, come riportato da Fanpage. A stroncarla, le complicazioni sopravvenute dopo l’ennesimo intervento chirurgico cui si era sottoposta nel corso della sua breve esistenza, segnata dalla fibrosi cistica. Isabella lascia in un immenso dolore papà Corrado e mamma Luisa e i suoi quattro fratelli.
Ha scritto il papà Corrado, dando la notizia della scomparsa della sua piccola: “Non so dove trovo la forza di scrivere ma lo faccio perchè mia figlia è stata tanto amata da tutti. Isabella è volata in cielo come un angelo” 
Poche ore dopo: “Ciao amore mio, spero tu abbia trovato i tuoi cari lassù. Lisa, sono io, il tuo papà, dammi la forza perchè credo di impazzire. Ti amerò all’infinito”
Isa portami via con te
Suo padre, ancora qualche giorno fa, sperava e pregava per sua figlia con queste parole: Oggi è un giorno speciale per me. mia figlia Isabella ed io siamo stati assieme tutto il giorno a ridere e scherzare in ospedale ma i dolori lancinanti non molano. Signore ti prego aiutala a superare tutto questo 
Gli eventi sono precipitati ed Isabella ha lasciato i suoi cari. La famiglia è molto conosciuta a Monteortone, frazione di Abano Terme sui colli Euganei nel padovano, dove vive in via Santuario. I genitori sono titolari de “La Piccola Rosticceria”, a poche decine di metri di distanza, come riportato da Il Messaggero. «Nostra figlia ha affrontato un calvario fin dalla nascita – racconta Luisa Annese -. Tre, quattro ricoveri l’anno e continui trattamenti sanitari. Che lei ha sempre affrontato con forza e dignità“.Tutta la comunità locale è affranta perché Isabella era molto conosciuta e amata in paese.
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Viveva con il padre Corrado e la mamma Beatrice. Aveva tre sorelle e un fratello. La cerimonia funebre sarà celebrata mercoledì 11 luglio alle 9 nel Duomo di Abano Terme. Non fiori, è la richiesta della famiglia, ma opera di bene che saranno devolute alla Lega Italiana Fibrosi Cistica.
Fonti: Fanpage, Il Messaggero
