Cellulare e covid: l’applicazione ti dice se stai male!

Esiste un incredibile software che può dare una grossa mano: ecco l’applicazione sul cellulare che ti dice se stai male per il covid

L’emergenza sanitaria sembra essere passata (almeno nella sua furia maggiore), anche se il virus da Covid non è per nulla scomparso, anzi. La pandemia non può di certo dichiararsi conclusa, in quanto il virus continua a fare danni, anche se in misura minore.

(Applicazione Covid/Unsplash)

Tuttavia, grazie all’aiuto della tecnologia, oggi abbiamo maggiori strumenti per combatterlo. Esiste, infatti, un incredibile software che può dare una grossa mano: ecco l’applicazione sul cellulare che ti dice se stai male per il covid. È impressionante.

Ecco l’applicazione sul cellulare che ti dice se stai male per il covid

Esiste un’applicazione sul cellulare che riesce a dirti se stai male per il covid. Ora anche il tuo smartphone diventa un valido alleato nella lotta contro la pandemia e in nostro soccorso ci arriva l’intelligenza artificiale. A proporre l’innovazione è uno studio presentato durante il Congresso ERS, che spiega quanto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per rilevare un’infezione di Covid potrebbe essere possibile grazie alla voce umana.

Questo può avvenire mediante l’aiuto di un’applicazione per smartphone che, secondo quanto spiegato dai suoi sviluppatori, impiegherebbe meno di un minuto per individuare e quindi segnalare la positività del soggetto, con un risultato di un’accuratezza di circa l’89%. A dichiararlo è Wafaa Aljbawi, ricercatrice dell’Institute of Data Science dell’Università di Maastricht, nei Paesi Bassi.

Si tratta di un’applicazione che, se utilizzata nella maniera corretta, potrebbe dare una mano per fornire informazioni piuttosto rapide riguardo persone che si accingono a partecipare ad eventi molto partecipati, come concerti o fiere. Inoltre, potrebbe essere una valida alternativa dei test PCR nei Paesi a basso reddito, per via del loro costo.

(Applicazione Covid/Pexels)

Per lo sviluppo dell’applicazione, gli studiosi hanno utilizzato le informazioni presenti nel software crowdsourcing Covid-19 Sounds dell’Università di Cambridge. Questa applicazione contiene circa 893 campioni audio di 4.352 partecipanti, di cui 308 positivi al Coronavirus.

L’applicazione immagazzina alcune informazioni fondamentali, come stato di fumo e anamnesi; successivamente è richiesta la registrazione del suono del proprio respiro, oltre a colpi di tosse per tre volte, respiri profondi con la bocca da tre a cinque volte e la lettura di una breve frase sullo schermo, per tre volte.

Grazie ad una tecnica di analisi vocale, gli sviluppatori hanno identificato caratteristiche della voce, realizzando poi dei modelli che permettono di distinguere i pazienti positivi al Covid-19 da quelli negativi.

Impostazioni privacy