Uccise la madre perché cantava. Il figlio Davide uscirà presto dal carcere: “Era depresso”

Un omicidio brutale consumato tra le mura domestiche.  Davide Garzia uccise la madre Fabiola Colnaghi e la cosparse di candeggina. Ma presto potrebbe tornare in libertà.

Il delitto si consumò lo scorso aprile ad Aicurzio, in provincia di Monza. La vittima aveva 58 anni e viveva in quella casa con il figlo e il nuovo compagno.

Mai avrebbe sospettato che uno dei suoi tre figli, il 24enne Davide, sarebbe arrivato a toglierle la vita. Secondo l’esperto incaricato dal Tribunale di Monza, però, il giovane era  totalmente incapace di intendere e volere al momento dei fatti.  Questo  elemento  potrebbe rivelarsi decisivo:  potrebbe determinare il proscioglimento con la revoca della misura detentiva e il collocamento in una struttura psichiatrica. Fin dal principio delle indagini era emerso che Davide Garzia soffriva di crisi depressive ed era in cura. Il ragazzo non lavorava, non aveva amici né una fidanzata; passava le giornate chiuso in camera. Durante l’interrogatorio il giovane aveva detto al pm: “Ero depresso, nervoso, ci pensavo da tempo. Poi, vedendo l’allegria di mia madre tranquilla che canticchiava, mi è partito il raptus“. Si trattò infatti di una violenza improvvisa, esplosa durante una lite in casa che sarebbe iniziata durante un momento di sconforto.

Prima un pugno e poi altre botte e calci. La donna aveva  perso l’equilibrio, finendo contro un armadio e sbattendo la testa. Ma anche quando la madre era ormai a terra, probabilmente già esanime, la furia del 24enne non si era placata. Davide aveva continuato ad accanirsi contro la madre  con calci e pugni in faccia. Poi le aveva tagliato i capelli e l’aveva cosparsa di candeggina, come in segno di sfregio, a volerle cancellare per sempre dal volto quel sorriso che tanto lo infastidiva. Quando il 24enne, forse recuperando un briciolo di lucidità, si era fermato, era ormai troppo tardi: Fabiola Colnaghi era già morta.  A quel punto Davide prese il telefono e chiamò i Carabinieri raccontando quello che era successo. Agli inquirenti il giovane raccontò di essere esploso di fronte all’allegria costante della madre che si scontrava con la sua sofferenza: “Quando ho sentito mia madre cantare nn ci ho visto più. Non si occupava del mio dolore“- le prime parole di Davide Garzia.

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