Stipendi: aumenti fino a 3500€ entro quando e come

In arrivo buone notizie per i dipendenti: a breve ci saranno degli aumenti fino a 3500 euro sugli stipendi. Ma scopriamo nel dettaglio come funziona e quando avverrà. 

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo nel nostro paese, il Governo ha deciso di venire incontro agli Italiani per cercare di vivere meglio. Infatti, a breve è previsto un aumento sugli stipendi dei lavoratori. Ora però in molti si chiedono quando avverrà effettivamente e come funziona.

Aumento stipendi
Aumento fino a 3.500 euro nelle buste paga del 2023

Con l’aumento degli stipendi in molti potrebbero tirare un sospiro di sollievo, sappiamo che superare questa grave crisi economica non è affatto semplice. Per questo motivo, diversi partiti politici che hanno partecipato alla campagna elettorale hanno proposto tramite i loro programmi di aumentare gli stipendi a partire dal 2023.

Per il momento si tratta di solo proposte e ipotesi, scopriremo se realmente se a partire dall’anno nuovo manterranno le loro promesse. Ora però, alcune soluzioni che permetterebbero l’aumento dello stipendio fino a a 3.500 euro potrebbero essere applicate sin da subito e in modo semplice.

Scopriamo nel dettaglio come e quando potrebbe avvenire.

Aumento stipendi: ecco quando e come avverrà

Sappiamo tutti che l’inflazione ha provocato l’erosione del potere di acquisto dei salari, in questo modo ciò che fino a poco tempo fa si poteva comprare con un stipendio medio italiano, oggi non si può più fare. Purtroppo, la crisi degli ultimi due anni con la pandemia e guerra in Ucraina è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Infatti, secondo gli ultimi dati dell’OCSE, in 40 anni lo stipendio degli italiani non è mai aumentato, anzi ha perso circa il 3%.

Aumento stipendi
Aumento stipendi? Ecco cosa accadrà

In questi giorni, Forza Italia ha proposto la decontribuzione a favore dei datori di lavoro che assumo giovani. In questo modo dovrebbero essere incentivati ad assumere le nuove generazioni. Invece, il Presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali, Alberto Brambilla vorrebbe potenziare i benefit, come ad esempio i 600 euro versati dai datori di lavoro ai dipendenti per gli aumenti delle bollette. Questa somma potrebbe arrivare anche fino a 2mila euro, ma bisogna valutare ancora la somma per via dei contributi non assoggettabili.

Voi cosa ne pensate?

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