Fai incubi la notte? Attenzione puoi sviluppare questa malattia

Accade a tutti di fare brutti sogni e incubi, la ricerca, soprattutto quella britannica, ci dice che forse dietro questo ci potrebbe essere un rischio di declino cognitivo e di patologie quali demenza e Alzheimer. 

Tutti noi abbiamo avuto almeno per una volta un brutto sogno o addirittura un incubo quando siamo stressati o molto preoccupati. Ci svegliamo all’improvviso e non riusciamo più a riaddormentarci. La qualità del sonno diventa sempre un problema importante e se ne pagano le conseguenze al risveglio, quando ci si sente stanchi, affaticati, con capogiri e mal di testa.

Fai incubi la notte_ Attenzione puoi sviluppare questa malattia
Fai incubi la notte. Attenzione puoi sviluppare questa malattia
(pixabay.com)

Questi incubi e brutti sogni hanno un impatto importante sulla qualità della nostra vita diurna e sul nostro stato di salute. Secondo lo studio britannico è emerso un aspetto molto importante e che va assolutamente considerato, ossia esiste infatti un rischio di declino cognitivo con l’avanzare dell’età. Entriamo nello specifico per comprendere cosa si nasconde dietro gli incubi e brutti sogni e quali sono le importanti conseguenze per la salute soprattutto nel trascorrere degli anni.

Lo studio britannico

Alla base degli incubi e brutti sogni ci sono stress, ansia, nervosismo e privazione del sonno, ma anche il morbo di Parkinson. Uno studio britannico ha considerato 600 adulti di età compresa fra i 35 e i 64 anni e 2.600 anziani over-ottantenni in un periodo di tempo di anni. È emerso un qualcosa strettamente correlato alla salute cerebrale e l’eventuale insorgenza di patologie.

relazione tra incubi e declino cognitivo
Relazione tra incubi e declino cognitivo
(pixabay.com)

Per coloro che avevano incubi e brutti sogni almeno una volta alla settimana avrebbero quattro volte più possibilità di sperimentare un declino cognitivo rispetto a coloro che hanno raramente questi episodi. Per la fascia delle persone anziane,  chi ha incubi settimanalmente ha il doppio di possibilità di demenza rispetto a chi non ha queste attività durante il sonno. Esiste quindi una stretta relazione tra incubi e declino cognitivo che potrebbe, secondo la ricerca, portare gradualmente a un deterioramento delle attività cerebrali. Da considerare un aspetto molto importante, ossia che in alcuni individui affetti da demenza e Alzheimer, se si verificano incubi e scarsa qualità del riposo notturno questi potrebbero essere i primi campanelli di allarme della patologia che sta avanzando. 

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