Giorgio, combatte per Ucraina e muore “Ha convinto anche noi, l’abbiamo aiutato a partire” dicono i genitori

Giorgio Galli era un foreing fighter. Il giovane era partito per l’Ucraina per combattere contro i russi.  Purtroppo non ce l’ha fatta.

Giorgio, italo- olandese ma residente a  Bedero Valcuvia – in provincia di Varese – è morto in Ucraina combattendo come volontario con la Legione Internazionale di difesa di Kiev contro l’esercito russo. Aveva solo 27 anni.
A confermare la notizia è stato il padre, Gabriel Galli.

Il 27enne si trovava in Ucraina da sette mesi: subito dopo lo scoppio della guerra era partito e aveva attraversato la Polonia per arruolarsi nella Legione Internazionale di difesa dell’Ucraina, come olandese. “Era decisamente convinto di quello che doveva fare, tant’è vero che dopo quattro giorni di discussioni era riuscito a superare tutte le resistenze mie e di mio marito. Non lo faceva per diventare un eroe, ma per proteggere le persone, soprattutto le donne e i bambini. Ci ha detto: ‘Devo partire perché là i russi stanno commettendo una grave ingiustizia’. A quel punto noi l’abbiamo aiutato a organizzare il viaggio e abbiamo anche contribuito economicamente” – ha raccontato la madre.

In base a quanto si è appreso, Benjamin Giorgio Galli è morto lunedì 19 settembre nella zona di Kharkiv e sarebbe stato ucciso da una bomba a grappolo. I genitori chiedono solo una cosa: che si dica la verità.  Certo, non potranno riavere indietro Giorgio ma tutto il mondo deve sapere cosa stanno facendo russi, le violazioni dei diritti umani che stanno commettendo da mesi. “Io e mia moglie vogliamo che venga raccontato quello che è successo a nostro figlio, un ragazzo che aveva tutta la vita davanti, perché l’opinione pubblica deve capire cosa stanno facendo i russi. Stanno violando in continuazione i diritti umani e devono fermarsi. Basta, devono smetterla”ha ribadito il padre della giovane vittima.

Prima di arruolarsi per combattere al fianco degli ucraini, Benjamin Giorgio Galli lavorava come tornitore. In queste ore tantissimi i messaggi di affetto da parte di chi lo conosceva ma non mancano neanche gli insulti sui social: persone che pensano che Giorgio,  andato a combattere contro la Russia di Vladimir Putin, si sia meritato ciò che gli è accaduto. Ora i genitori del 27enne si trovano a Kiev nell’attesa di poter riportare a casa la salma del figlio. La madre, tra le lacrime,  ha concluso: “Siamo molto orgogliosi di lui, ci hanno detto che ha salvato molti civili e anche alcuni militari. Era soddisfatto della sua scelta. Sapeva di poter morire ma si sentiva al posto giusto”.

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