2000 euro di multa se paghi con il POS, ecco quando

Ecco in quale occasione e quando potresti ricevere una pesante multa di 2000 euro, anche se paghi con il POS

Negli ultimi anni il governo ha deciso di intervenire (fin quando è possibile) per affrontare uno dei temi più complessi e controversi del nostro Paese: l’evasione fiscale. Ogni anno, infatti, miliardi di euro non vengono versati nelle casse dello Stato, producendo una perdita di risorse economiche che potrebbero finanziare servizi, investimenti e opere pubbliche.

(Pixabay)

Per provare a risolvere il problema, o almeno contrastarlo duramente, sono stati approvati alcuni provvedimenti in questo senso. Tuttavia, non tutti sanno che in alcune occasioni potresti ricevere una pesante multa di 2000 euro, anche se paghi con il POS. Ecco quando e perché.

Multa di 2000, anche se paghi con il POS

Con l’introduzione delle sanzioni per quei commercianti che non accettano i pagamenti con le carte elettroniche (bancomat, carte di credito, ecc.), si è assistito a proteste da parte di commercianti, liberi professionisti, ecc. con al centro la questione delle commissioni incluse nell’accettazione dei pagamenti con il Pos.

Tuttavia, non sono affatto rari i casi di esercenti che approfittano della situazione per scaricare le spese delle commissioni (e non solo) direttamente sui clienti. In questi casi, infatti, si potrebbe ricevere una multa di 2000 euro riguardo l’utilizzo del Pos.

Quegli esercenti che riluttanti nel voler accettare il pagamento con il POS da parte dei clienti, potrebbero infatti, aumentare il prezzo del prodotto interessato in base alla scelta di pagare o meno con le carte elettroniche. Ovviamente, questa pratica è altamente illegittima ed è prevista una sanzione ai sensi del Codice del Consumo all’art 62.

(Ansa)

I venditori che decidono di aumentare i prezzi del prodotto che il consumatore è intenzionato a pagare con il POS, infatti, potrebbero ricevere una multa fino a 2.000€. In questo caso, infatti, si tratterebbe di aumento di prezzi ingiustificato e andrebbe certamente sanzionato da parte delle autorità competenti.

Per la stessa questione si è espressa anche L’Unione Europea, attraverso la Direttiva 2015/2366. I commercianti, quindi, non potranno emettere supplementi sul presso dei prodotti che i clienti vogliono acquistare (com’è loro diritto) mediante il pagamento elettronico con carte di debito o di credito.

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