Sonia, voleva salire sulla Marmolada ma ha rinunciato. Ho visto qualcosa che mi ha fatto cambiare idea, dice

Un’escursionista uscita da casa con l’apposito intento di salire sulla Marmolada. Un repentino ripensamento le ha salvato la vita.

La tragedia della Marmolada avvenuta domenica 3 luglio ha lasciato tutti profondamente addolorati. Si poteva evitare? Forse. Ma non tutti sono in grado di valutare attentamente le condizioni del ghiaccio prima di avventurarsi in un’escursione. Sonia Bonizzi si sente miracolata: quella mattina era uscita di casa con l’intento di raggiungere l’imponente ghiacciaio delle Dolomiti. Un ripensamento all’ultimo minuto l’ha salvata.

Sonia Bonizzi è un’escursionista esperta. Domenica mattina pur essendo andata ad Alba di Canazei con quelle intenzioni, all’ultimo momento ha deciso di non salire insospettita dalle temperature climatiche troppo elevate. Calcolo del rischio? Fortuna? Saggezza? Sonia preferisce dire grazie al sua angelo custode e, infatti, poco dopo la tragedia sul suo profilo Facebook ha scritto “Oggi devo ringraziare il mio angelo custode”. La donna – raggiunta telefonicamente dal Messaggero – ha spiegato che all’ultimo ha preferito dirigersi verso  Pian Fiacconi e di essere poi scesa verso valle intorno alle 14. La donna conosce bene quella zona e aveva subito intuito qualcosa di strano: “Già dal parcheggio, ad Alba di Canazei, si notavano le condizioni del ghiaccio – dice – Un ghiaccio come mai si era visto prima. Non almeno in questa parte dell’anno. Di solito appare in questo modo a fine stagione. Guardando in alto, anche dopo la tragedia, la parte destra sembra poter venir giù. Infatti hanno chiuso tutto. Lo scorcio che si vede, in cima, è impressionante“.

Dopo essere tornata a valle ha visto gli elicotteri, tantissimi elicotteri e ha capito che doveva essere successo qualcosa di grosso e di tragico. Quando ha raggiunto il Rifugio Ciampac insieme ad altri escursionisti, hanno chiesto  se avevano sentito cos’era accaduto. Sonia non vuole rivelare chi è il suo angelo protettore ma si sente solo di dire grazie: a conti fatti è una miracolata. Se non avesse avuto quel ripensamento improvviso oggi non sarebbe qui a raccontare la vicenda ma, probabilmente, sarebbe o tra i 7 morti o tra i dispersi. “Non posso che ripetere quanto ho scritto su Facebook, non mi va di parlarne troppo. Posso solo ringraziare il mio angelo custode” – ha ribadito.

 

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