Ucraina, la Gran Bretagna non pensa alla pace “Prepariamoci a combattere in Europa”

La guerra tra Russia e Ucraina sta cambiando parecchie cose in Europa e nel mondo. Qualcuno si dice pronto a scendere in campo per il terzo conflitto mondiale.

Il conflitto bellico tra Russia e Ucraina sembra non volgere al termine. Il clima è sempre più teso e l’ipotesi di una terza guerra mondiale non è così remota.

ANSA/KREMLIN POOL

Il leader russo Vladimir Putin – che non pare minimamente scalfito dalle sanzioni inflitte dall’Europa – ha recentemente avvertito che per l’America e i suoi alleati “niente sarà più come una volta”.  Le affermazioni di Putin hanno alzato  il livello di allarme e hanno dato il “là” decisivo alla Gran Bretagna per sostenere le forze ucraine. A ribadirlo è stato il Generale Patrick Sanders, da poco salito al Comando Generale delle Forze Armate britanniche. Sanders non ha usato mezzi termini: Siamo la generazione che deve preparare l’esercito a combattere ancora una volta in Europa poiché l’invasione russa dell’Ucraina mina la stabilità globale. La persistente minaccia dalla Russia mostra che siamo entrati in una nuova era di insicurezza. È mio unico dovere rendere il nostro esercito il più letale ed efficace possibile. Il momento è adesso e l’opportunità è da cogliere.”

A supporto delle parole del Generale Sanders è intervenuto il premier britannico Boris Johnson il quale ha assicurato che la Gran Bretagna è pronta a sostenere l’Ucraina al cento per cento perché – a suo dire – se Putin vincesse sarebbe una catastrofe. Boris ha anche aggiunto di aver già preso accordi con Zelensky:  il Regno Unito è pronto a lanciare un’importante operazione per addestrare le forze armate ucraine, addestrando fino a 120.000 soldati ogni 120 giorni per prepararli al combattimento contro i soldati di Putin. Infine ha  esortato i leader mondiali a mantenere i nervi saldi per una lunga guerra in Ucraina o a rischiare la “più grande vittoria per l’aggressione in Europa dalla seconda guerra mondiale“. D’altro canto, tuttavia, Johnson ha anche ricordato che dall’inizio del conflitto, i prezzi dei carburanti in Gran Bretagna sono saliti alle stelle. Pertanto – ha concluso – non sarebbe opportuno un accordo affrettato con una Ucraina dilaniata dalla guerra.

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