Roma, 20enne trovato senza vita nel giardino di casa

E’ giallo a Roma. Un ragazzo di 20 anni è stato trovato morto nel giardino della villa in cui viveva insieme ai genitori. Poco distante dal corpo è stata trovata una pistola.

La vittima aveva 20 anni. Era nato nel 2002 a Tivoli. Viveva in via Domanico – zona di Borghesiana a Roma – in una villetta. Abitava insieme ai genitori. A lanciare l’allarme i residenti della zona che hanno udito chiaramente un colpo di pistola.

ANSA/CLAUDIO PERI/ARCHIVIO

Il ragazzo è stato trovato disteso nel giardino, privo di vita. Ad ucciderlo un colpo alla testa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Frascati per le indagini del caso assieme ai sanitari del 118 i quali non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. A dare l’allarme è stato un vicino di casa, che si è spaventato quando ha sentito lo sparo. L’ipotesi più plausibile, per il momento, è quella del gesto volontario: stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti il 20enne si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa proprio davanti la sua abitazione, sotto il porticato che si trova in giardino. Poco distante dal cadavere, infatti, è stata rinvenuta l’arma utilizzata che è stata sequestrata dai militari e sulla quale saranno disposti degli accertamenti per togliere ogni dubbio su quanto accaduto.

Gli investigatori  stanno indagando a 360 gradi per liberare il campo da ogni dubbio anche minimo su un possibile omicidio. Ma, per il momento, parrebbe essersi trattato, con ogni probabilità, di un suicidio le cui ragioni, per ora, restano ignote. Accanto al copro non è stato trovato nessun biglietto di addio. Subito dopo aver appreso della disgrazia, sul posto, subito  sono arrivati i familiari del giovane, disperati e increduli per quanto accaduto. Molto probabilmente sul corpo sarà disposta l’autopsia, dopodiché la salma sarà restituita alla famiglia per le esequie, che si svolgeranno nei prossimi giorni. Solo ieri è venuto a galla che anche il decesso di Luca/Cloe Bianco – professore transgender di Venezia – non è stato un incidente. Il corpo del docente era stato trovato carbonizzato dentro il camper in cui, ormai da molto tempo, viveva. Inizialmente si pensava si fosse trattato di un corto circuito che avesse sorpreso Luca nel sonno. Una lettera scritta sui social ha sgomberato il campo da ogni dubbio: Luca/Cloe si è suicidato.

 

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