Renata aveva paura del compagno della madre. Lui è andato al bar dopo averle uccise

Orrore nel Modenese. Un uomo ha tolto la vita a suon di fucilate alla moglie e alla figlia di lei. Dopodiché si è recato al bar in tranquillità.

Cresce il numero delle donne uccise dai propri compagni o ex compagni. Pochi giorni fa a Vicenza un uomo, nel medesimo giorno ha ucciso la ex moglie e poi l’attuale fidanzata. Ha concluso l’opera togliendo la vita anche a se stesso. Doppio femminicidio anche nella mattinata del 13 giugno a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Le vittime erano mamma e figlia: Gabriela Tandrafir di 47 anni e Renata Alexandra di 22.

A freddarle a colpi di fucile il 69enne Salvatore Montefusco, marito di Gabriela e patrigno di Renata. Dopo aver esploso i colpi verso la moglie e la figlia di lei, è andato al bar chiedendo di chiamare i Carabinieri: “Ora arrestatemi”. Sarebbero questi alcuni degli elementi raccolti dalle forze dell’ordine dei minuti successivi al duplice omicidio consumatosi alla vigilia dell’udienza di separazione tra Salvatore e Gabriela. La figlia della donna aveva intuito che qualcosa non andava, che il patrigno stava tramando qualcosa di tremendo e, infatti, ad alcune vicine di casa aveva confessato di essere terrorizzata dall’uomo.

I vicini conoscevano bene la situazione difficile in cui ormai da mesi vivevano madre e figlia costrette a nascondersi per non incontrare quell’uomo che Renata definiva “cattivo e capace di tutto”. Pochi giorni prima della tragedia la 22enne aveva raccontato che Montefusco era arrabbiatissimo con lei e la madre perché non voleva cedere loro la casa  che lui aveva costruito e dove vivevano. Una delle vicine ha spiegato alla stampa locale: “Ci raccontava che aveva paura dell’udienza di separazione prevista per oggi di quello che sarebbe successo. Ci ha detto: farà di tutto per mandarci via. Le ho risposto che essendoci il fratellino minorenne non avrebbe potuto farlo ma lei mi ha risposto che lui era capace di tutto. E guarda cos’è successo”.

Dopo il duplice omicidio, Salvatore Montefusco ha atteso l’arrivo dei Carabinieri al bar dal quale ha fatto partire al telefonata. È stato portato in caserma per essere interrogato e ha confessato di aver ucciso colei che di lì a poco a sarebbe diventata la sua ex moglie e la figlia di lei, risparmiando l’altro figlio, minorenne, che avrebbe provato a salvare le due donne. Trasferito in carcere dopo l’interrogatorio, è accusato di duplice omicidio pluriaggravato. L’uomo – un ex imprenditore edile di origini campane, attualmente in pensione – dinanzi al magistrato e al suo avvocato ha spiegato di aver sparato prima alla ragazza, poi alla moglie. Gabriela in passato aveva presentato diverse denunce alla Procura della Repubblica di Modena per maltrattamenti in famiglia prima e per atti persecutori, appropriazione indebita e furto poi. Denunce e querele tutte messe in archivio. Finché non è accaduta la tragedia.

 

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