Lidia, la trovano morta in strada dopo aver accompagnato i figli a scuola. Ma è solo l’inizio

Ennesimo caso di femminicidio in Veneto, a Vicenza. La vittima è stata freddata in mezzo alla strada dall’ex compagno che, in passato, aveva già denunciato. Poco dopo anche l’uomo è stato trovato morto.

Ogni minuto una – o forse più di una – donna viene picchiata, uccisa, stuprata. Talvolta anche denunciare non basta. Talvolta nemmeno le Forze dell’Ordine riescono ad intervenire in tempo.Qualche giorno fa è stata la volta di Brunilda Halla, pugnalata sotto casa a Ragusa. Oggi è toccato a Lidia, freddata per la strada dall’ex compagno. La donna aveva 42 anni e la colpa di voler essere libera.

Ansa/Matteo Corner/Archivio

Lidia Miljkovic, di origini serbe, è stata uccisa a colpi di pistola in strada, in via Vigolo, nella periferia di Vicenza. Poche ore dopo il suo assassino è stato trovato morto dentro la sua automobile, sulla corsia di emergenza in Tangenziale. Accanto a lui il cadavere di un’altra donna, si presume fosse la sua attuale fidanzata. Si ipotizza abbia ucciso lui anche questa seconda donna e si sia poi tolto la vita. Nei confronti dell’ uomo era stata emessa nel 2019 un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla ex moglie Lidia ma, a quanto pare, a ben poco è servito. Il corpo della 42enne è stato trovato riverso sull’asfalto vicino alla vettura con cui era giunta sul posto. Si presume avesse un appuntamento con il suo assassino. La donna era madre di due figli di 13 e 16 anni e alternava lavori da domestica a quello da cameriera presso la la Food&co di Vicenza. La tragedia è avvenuta poco dopo che Lidia aveva accompagnato a scuola la figlia di 13 anni. Dopodiché era risalita in auto per dirigersi verso via Vigolo. Secondo i primi accertamenti degli investigatori, l’ex marito, anche lui di origini serbe, ha iniziato a sparare mentre la donna era ancora dentro la vettura. 

Prima del rinvenimento del cadavere dell’uomo, il Questore Paolo Sartori aveva chiesto l’intervento per le ricerche di un elicottero e dei reparti speciali, per pattugliare la zona boschiva che si trova ai piedi di Monte Berico. Dalle testimonianze dei residenti l’uomo allontanandosi avrebbe fatto esplodere due ordigni. Non era nuovo ad episodi di violenza nei confronti della ex compagna. Lidia già in passato aveva denunciato. Secondo quanto ha spiegato il signor Benedetto Mondello, titolare della ditta dove la donna era impiegata, l’ex compagno nel 2019 le aveva fracassato il cranio causandole ferite gravi. L’uomo aveva invece sporto denuncia contro di lei per il presunto abbandono dei figli. Nel 2019 era stato infine emesso il divieto di avvicinamento per l’ex compagno. Questo dramma si conclude con un doppio omicidio-suicidio e due bambini che restano orfani.

 

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