Assegno al Nucleo Famigliare: cambia tutto dal 1° luglio

Dal 1° luglio 2022 scattano le modifiche per l’Assegno al Nucleo Familiare. Ecco quali saranno le principali novità

Anche quest’anno, L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale aggiornerà l’Assegno al Nucleo Familiare. Si tratta di una modifica che vene effettuata annualmente tenendo conto dei prezzi registrati al dettaglio. Nel 2022 ci saranno parecchie novità che non bisogna farsi sfuggire. Ecco quali sono.

(Pixabay)

Dal 2022, l’Assegno al Nucleo Famigliare sarà convertito nell’ormai famoso Assegno Unico Universale, anche se i classici assegni rimarranno per le famiglie mononucleari, oltre che per i coniugi senza figli e per i coniugi con figli disabili adulti. Ecco quali saranno le maggiori novità.

Assegno al Nucleo Famigliare, cosa cambia

Anche per il 2022, L’INPS rivaluterà il peso economico appartenente agli assegni familiari in base a quella che è la variazione dei prezzi al consumo. Chi è beneficiario degli assegni in questione, quindi, potrà vedere gli effetti di questa variazione già dal prossimo 1° luglio 2022. Tali effetti saranno attivi fino al 30 giugno 2023, data in cui scatteranno le variazioni relative al nuovo anno.

In base ai calcoli dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale vi sarà una variazione degli Assegni al Nucleo Famigliare del + 1,9%. Il calcolo è stato effettuato in relazione al cambiamento dei prezzi al consumo relativi al periodo tra il 2021 e il 2020, registrato dall’Istat. Il 2021 è l’anno a cui fare riferimento per quanto riguarda i redditi da dichiarare, necessari per ricevere l’assegno.

Dunque, con il decreto legislativo 29 dicembre 2021, n.230, è stato istituto l’Assegno Unico e universale per i figli a carico. La misura è valida dal 1° marzo 2022 e ha abrogato l’ANF. Sono state rese disponibili, inoltre, le tabelle con i nuovi livelli reddituali, oltre agli importi della prestazione rispetto alle categorie di nuclei familiari.

(ANSA/CLAUDIO PERI)

Ricordiamo che l’importo relativo all’Assegno unico non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF. La cifra a cui si ha diritto è data dal valore ISEE, necessario per concludere correttamente la domanda.

Tuttavia, presentare l’ISEE non è una misura obbligatoria. Questo perché per chi decide di non presentare l’ISEE al fine della domanda riceverà un importo minimo di 50€ per ogni figlio; tuttavia, potrà decidere di presentare l’ISEE in un secondo momento.

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