Acqua: lo sai che fa bene anche al cuore? Ecco lo studio

Si sa, l’acqua fa benissimo alla nostra salute generale, ma un recente studio ha affermato un ruolo fondamentale dell’acqua per la giusta idratazione del tuo cuore.

Cuore
Cuore
(pixabay.com)

 

Bere acqua ha innumerevoli benefici nel nostro organismo, tra i tanti  ci aiuta a eliminare le tossine e le sostanze di scarto, normalizza la temperatura corporea, disintossica e purifica l’organismo, agevola il trasporto di nutrimento alle cellule e aiuta la digestione.

Sono tutti fattori davvero preziosi per la salute dell’organismo, ma può anche ridurre il rischio di gravi problemi cardiaci.

 

Lo studio che spiega l’importanza dell’acqua per il nostro cuore.

Acqua
Acqua
(pixabay.com)

 

Si sono osservati i livelli di sodio sierico, che aumentano al diminuire dei livelli di liquidi nel corpo, i quali hanno aiutato anche a identificare i partecipanti con rischio maggiore di sviluppare un’insufficienza cardiaca.

Sulla base di questi dati, gli autori concludono che livelli di sodio sierico superiori a 142 mEq/L nella mezza età sono associati a maggiori rischi di sviluppare ipertrofia ventricolare sinistra e insufficienza cardiaca più avanti nella vita.

Gli adulti che avevano livelli di sodio sierico a più di 143 milliequivalenti per litro (mEq/L), quando un intervallo normale è 135-146 mEq/L, avevano un rischio maggiore del 39% di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a chi aveva livelli inferiori.

In un gruppo di circa 5.000 adulti di età compresa tra 70 e 90 anni, quelli con livelli di sodio sierico di 142,5-143 mEq/L avevano il 62% in più di probabilità di sviluppare ipertrofia ventricolare sinistra.

I livelli a partire da 143 mEq/L erano correlati con un rischio aumentato del 102% d’ipertrofia ventricolare sinistra e un rischio aumentato del 54% d’insufficienza cardiaca.

Gli studiosi hanno analizzato i dati di oltre 15.000 adulti di età compresa tra 45 e 66 anni che non soffrivano di diabete, obesità o insufficienza cardiaca per un periodo di 25 anni.

Dopo aver condotto studi che suggerivano connessioni tra disidratazionefibrosi cardiaca, un indurimento dei muscoli cardiaci, i ricercatori hanno cercato associazioni simili in studi sulla maggior parte della popolazione.

Natalia Dmitrieva, una delle ricercatrici dello studio pubblicato sullo European Heart Journal, ha affermato:

“Simile alla riduzione dell’assunzione di sale, bere abbastanza acqua e rimanere idratati sono modi per mantenere in salute i nostri cuori e che riducono i rischi di sviluppare malattie cardiache”

Saranno necessari ulteriori studi per confermare quanto stabilito dai ricercatori. Fondamentale è una buona idratazione che può aiutare a prevenire o rallentare la progressione dei cambiamenti all’interno del cuore che possono portare allo scompenso cardiaco.

L’acqua è da sempre una nostra alleata. Facciamone buon uso.

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