Genova, corriere multato per divieto di sosta. Bestemmia e i vigili lo multano di nuovo

Dura lex sed lex, recitava un proverbio latino. La legge non guarda in faccia nessuno. I vigili men che meno.

Il capoluogo ligure si contraddistingue, da sempre, per il gran numero di sanzioni. Ultima vittima un corriere multato durante l’orario di lavoro il quale non ha reagito bene. Ma è stato punito a dovere: forse pure troppo.

ANSA/MATTEO BAZZI/DRN

I vigili di Genova implacabili  nei confronti di un corriere il quale, nella fretta di effettuare tutte le consegne, ha posteggiato il furgoncino in divieto di sosta in Piazza Soziglia nel pieno centro storico genovese. Ma la Polizia locale non ha voluto sentire ragioni e il poveretto si è visto infliggere una sanzione di 197 euro. Il corriere ha provato in tutti i modi a spiegare le sue ragioni. Quando ha visto che non cera nulla da fare si è lasciato scappare una bestemmia. Bestemmiare in un luogo pubblico infrange un’altra legge: quella sul decoro urbano. Il corriere – decisamente sfortunato quel giorno – è stato udito dal vigile il quale, rigorosissimo e inflessibile – ai sensi dell’articolo 724 del codice penale – ha incrementato la sanzione.

Pertanto se per il mero divieto di sosta il lavoratore avrebbe dovuto pagare 197 euro, con l’aggiunta della seconda sanzione per l’imprecazione in un luogo pubblico, sono stati addizionati altri 103 euro. Più di 300 euro che, per un corriere, rappresentano certo diversi giorni di lavoro. Sempre meno della rider di Lecce la quale, qualche mese fa , è stata sanzionata non una o due volte ma ben 70 volte. La giovane, originaria delle Mauritius, consegnava cibo per una nota catena per aiutare la famiglia a tirare avanti visto che il padre era rimasto senza lavoro durante il lockdown. La ragazza ha collezionato 70 sanzioni, tutte durante l’orario lavorativo, per un totale di oltre diecimila euro. Per una rider praticamente un anno di lavoro se non di più.

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