Alzheimer: ecco l’esame che lo può prevedere anni prima

Ora grazie ad un esame del sangue è possibile prevedere l’Alzheimer. Siete curiosi di scoprire di cosa si tratta? Vediamo insieme cosa dice lo studio e quali sono gli esami da fare. 

Recentemente è stata fatta una scoperta rivoluzionaria sull’Alzheimer, alcuni scienziati dell’università di Washington hanno condotto uno studio su questa malattia e hanno individuato un modo per diagnosticarla 20 anni prima della sua comparsa.

Alzheimer studio prevenzione
Alzheimer: un’esame del sangue può prevederlo 20 anni prima (pixabay)

Una scoperta che potrebbe cambiare il mondo della medicina e che sopratutto potrebbe aiutare il progresso sullo studio dei farmaci da utilizzare per combattere l’Alzheimer.

Purtroppo, chi ha dei parenti con di questa malattia conosce bene le difficoltà da dover affrontare, infatti oltre ad essere debilitante per il paziente stesso è anche molto complicato per le persone accanto a lui.

Per fortuna con questa nuova scoperta si potrebbero fare moltissimi passi avanti sulle cure e su come prevenirla, pensate che è possibile diagnosticarla ben 20 anni prima della sua comparsa.

Ma andiamo a scoprire nel dettaglio quali esami del sangue bisogna fare.

Alzheimer: questo esame del sangue può prevederlo 20 anni prima

A fare questa scoperta rivoluzionari sono stati alcuni scienziati dell’università di Washington a Saint Louis, proprio loro hanno pubblicato lo studio sulla rivista Neurology.

La ricerca ha ottenuto dei risultati importanti e mai visti prima, grazie ad un semplice test del sangue si potrebbe individuare la presenza dell’Alzheimer ben 20 anni prima dalla sua comparsa.

Gi esperti hanno spiegato che le analisi svolte sono in grado di identificare i cambiamenti del cervello con una percentuale sorprendete, ovvero del 94%. Questo esame oltre ad essere più economico, ha dato risultati sorprendenti in termini di tempistiche.

Alzheimer studio prevenzione
Ecco quali esami del sangue fare per scoprire l’Alzheimer (pixabay)

Infatti Randall Bateman, che è uno degli autori di questo sorprendete studio ha dichiarato che per il momento questo esame è l’unico in grado di dare risposte veloci ed è l’unico a non essere così costoso.

Normalmente si impiegano anni ed anni a studiare il cervello di un paziente e spesso è troppo tardi per una cura, da oggi invece, sarà possibile prevedere la malattia molto prima della sua comparsa.

Le parole dello scienziato sono state “Con un semplice prelievo del sangue, potremmo esaminare migliaia di persone ogni mese. Riusciremmo a trovare volontari più velocemente, e ad arrivare presto a individuare cure più specifiche, risparmiando soldi e sofferenze a chi è affetto dal morbo”.

Insomma una scoperta eccezionale, gli scienziati sono arrivati a questo risultato esaminando i livelli nel sangue della proteina Beta-amiloide, ovvero l’indicatore chiave del morbo di Alzheimer. Se la concentrazione di questa proteina è elevata potrebbe trattarsi di campanello d’allarme.

Voi cosa ne pensate?

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