Roma, gestante di 28 anni muore prima di dare alle luce il bambino. “Non era vaccinata” dicono i medici

Una giovane donna incinta ha perso la vita a causa del Covid.  La ragazza aveva scelto di non vaccinarsi.

Getty Images/Jon Cherri

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 171.263 unità. Da ieri 333 morti e 148.756 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 2.723.949, +28.246 rispetto a ieri. I ricoveri scendono di 43 unità e in terapia intensiva -31 assistiti da ieri.

Roma, incinta e non vaccinata muore di Covid

Tragedia al  Policlinico Umberto I di Roma. Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio ha perso la vita una giovanissima. La ragazza aveva appena 28 anni ma il Covid non l’ha risparmiata. Era incinta. Nonostante i medici consiglino assolutamente di vaccinarsi dal quarto mese in avanti, la 28enne fino all’ultimo aveva rifiutato di farsi iniettare il farmaco. Non si sa se per paura di poter provocare danni al suo bambino. Il nosocomio capitolino ha informato che, durante le fasi della degenza, si è tentato di tutto per salvare la vita della giovane, compresa la terapia intensiva in ECMO. Purtroppo ogni tentativo si è rivelato vano e dopo aver dato alla luce al suo bimbo, la 28enne se ne è andata. Il neonato, seppure venuto al mondo prematuro, è salvo: ora è estubato e stabile.

La donna – hanno spiegato i sanitari del Policlinico – era alla 31ma settimana e 2 giorni di gestazione quando, il 29 dicembre, aveva cominciato ad avere sintomi. Il 7 gennaio si era recata al Pronto Soccorso Ostetrico del Policlinico Umberto1 per difficoltà respiratorie. Al monitoraggio fetale di ingresso, non risultava nessuna problematica da correlare allo stato di gravidanza, ma veniva evidenziata all’ecografia polmonare una importante polmonite bilaterale COVID confermata da test molecolare. Le condizioni cliniche della paziente dimostravano una grave insufficienza respiratoria tanto da essere subito in reparto Covid e sottoposta a terapia con casco CPAP con il 100% di ossigeno.

Il 13 gennaio si è registrato un repentino e drastico peggioramento delle condizioni cliniche  tale da richiedere  un parto cesareo d’urgenza. Dopo aver fatto nascere il suo bimbo, la giovane è stata trasferita in terapia intensiva. Il 15 gennaio visto il continuo peggioramento della insufficienza respiratoria, è stato deciso l’avvio del trattamento di ossigenazione extracorporea (ECMO). Ma alle 4 della notte tra il 20 e il 21 gennaio la giovane neo mamma non ce l’ha più fatta.  Il bambino quando è nata pesava appena di 1,800 Kg, è stato ricoverato in terapia Intensiva neonatale,  è in condizioni cliniche buone e non necessita di supporto ventilatorio.La Regione Lazio, in una nota, non ha mancato di sottolineare l’importanza di vaccinarsi anche per le donne in gravidanza. Qualche mese fa, tuttavia, ha suscitato parecchia paura il caso di una giovane di Caserta che, dopo essersi vaccinata al nono mese, ha partorito una bambina morta.

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