Cassano in ospedale dopo due dosi: “Poteva andare peggio, il vaccino funziona”, dice Bassetti

L’ex campione di calcio Antonio Cassano, nonostante due dosi di vaccino, è finito in ospedale in gravi condizioni a causa del Covid. Sulla questione si è espresso l’infettivologo del San Martino, Matteo Bassetti.

Getty Images/Giuseppe Bellini

 

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 219.441 unità. Da ieri 198 morti e 46.770 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 1.593.579. I ricoverati sono 13.827, +463 mentre in terapia intensiva 1467 assistiti, +39 da ieri.

Cassano: in ospedale dopo due dosi

Non è un periodo fortunato per gli ex campioni dello sport. Dopo l’ex pugile Maurizio Stecca, finito in terapia intensiva con il Covid nonostante le due dosi di vaccino, il 2 gennaio è toccato anche all’ex campione di calcio Antonio Cassano. Anche Cassano vaccinato con due dosi. In un primo momento molti fans sospettavano che l’ex giocatore della Roma fosse un no-vax e lo avevano accusato sui social ma è stata la moglie Carolina Marcialis e togliere ogni dubbio: il giovane aveva già ricevuto due dosi del vaccino anti Covid. Nonostante ciò, il 2 gennaio, dopo giorni chiuso in casa con sintomi, le condizioni dell’ex calciatore sono peggiorate al punto da rendere necessario il ricovero presso il Policlinico San Martino di Genova.  Il direttore generale del San Martino Salvatore Giuffrida ha spiegato che quando è arrivato presso il nosocomio ligure, l’ex Azzurro aveva una saturazione a 95.

L’ex attaccante di Roma, Sampdoria e Nazionale era risultato positivo poco prima di Natale, poi nel corso dei giorni il peggioramento con la decisione di portarlo al San Martino dove è stato seguito dall’equipe del professor Matteo Bassetti, direttore delle malattie Infettive. Proprio l’esperto non ha mancato di intervenire sulla questione: “Lui ha fatto due dosi di vaccino. Se non fosse stato vaccinato avremmo dovuto intubarlo e avrebbe rischiato grosso. Ha avuto un brutto Covid con un principio di polmonite che sarebbe potuta essere devastante. Cassano è la prova che i vaccini funzionano” – ha commentato l’esperto. E l’ex giocatore conferma “meno male che avevo fatto le iniezioni’“.

Intanto il Governo, proprio per incentivare tutta la popolazione a vaccinarsi, ha previsto nuovi obblighi – corredati da pesanti sanzioni per i trasgressori – che entreranno in vigore a partire dal 20 gennaio. A partire da quella data per potersi recare dal parrucchiere o dall’estetista sarà necessario essere muniti almeno del Green Pass base, rilasciato anche solo dopo l’esito negativo di un tampone. Requisito necessario, dall’1 febbraio, anche per potersi recare in posta o in banca. Dal 15 febbraio, infine, obbligo vaccinale per tutte le persone dai 50 anni in su, lavoratori e non. Chi non accetterà il vaccino sarà passibile di multa che potrà andare da poche centinaia di euro fino a oltre un migliaio. Dal 10 gennaio, invece, sarà vietato salire su bus, treni, metropolitane e treni a chi non è vaccinato o guarito dal virus: non basterà più il risultato negativo di un test rapido. Le nuove norme anti Covid sono state pensate per mettere un freno a questa nuova ondata di contagi: tuttavia anche chi è vaccinato con due dosi può infettarsi e contagiare, Antonio Cassano ne è la dimostrazione. E con la diminuzione dei tamponi il rischio è che dal 10 gennaio milioni di vaccinati possano essere positivi senza saperlo e, dunque, contribuire involontariamente alla diffusione dell’infezione.

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